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Sisma 2016: da oggi la nuova modulistica MUDE

Aggiornamenti modulistica MUDE sisma 2016Da oggi sono disponibili alcuni dei nuovi moduli per il MUDE relativo al sisma del 2016. Le novità derivano dalle semplificazioni introdotte dall’ordinanza 100-2020 che accelera l’iter per la ricostruzione privata. Novità anche sulla piattaforma dei professionisti del Centro Italia.

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Da oggi scattano alcune delle novità previste per il Modello unico digitale dell’edilizia (MUDE), ovvero la piattaforma informatica utilizzata per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016.

Dal 3 settembre, infatti, i professionisti impegnati nella richiesta del contributo ricostruzione (RCR) per i danni lievi, possono utilizzare il nuovo modulo RCR

Si tratta di un primo aggiornamento della modulistica MUDE, che mira ad eliminare alcuni disallineamenti con il pregresso corpo normativo e a recepire le innovazioni nel frattempo intercorse, con particolare riferimento all’ordinanza n. 100 per il modulo RCR danni lievi. 

I prossimi aggiornamenti del MUDE

Quello di oggi è solo il primo di una serie di interventi finalizzati a diffondere i nuovi quadri informativi relativi all'ordinanza n. 100. Il Commissario al sisma, infatti, rende noto che seguiranno altri aggiornamenti, come quelli che interessano:

  • La modulistica riguardante le richieste per i danni gravi;
  • La semplificazione della modulistica per gli stati di avanzamento lavori;
  • L’estensione della possibilità di effettuare varianti anche in corso d’opera (ossia intra SAL);
  • Il recepimento, nella piattaforma, dell’intero Allegato 1 dell’ordinanza 100 e la possibilità di effettuare contestualmente il calcolo del contributo senza dovere ricorrere ad uno strumento di calcolo esterno.

Si tratta di novità che richiederanno alcune settimane di lavoro. “Pertanto - comunicano dalla struttura del Commissario - le innovazioni che verranno  introdotte, saranno segnalate per tempo”.

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Novità per la piattaforma dei professionisti del Centro Italia

Sempre da oggi 3 settembre, sarà disponibile anche il nuovo servizio di “gestione delle iscrizioni all’elenco speciale e delle registrazioni contratti” sulla piattaforma dei professionisti del Centro Italia.

Da oggi, infatti, il servizio racchiuderà in un'unica interfaccia:

  • La funzione di modifica dei dati di iscrizione all’elenco speciale dei professionisti;
  • L’elenco dei contratti registrati in piattaforma dal professionista;
  • Una nuova funzione di conteggio dei contratti registrati suddivisi tra danni gravi e danni lievi;
  • Una nuova funzione di modifica del contratto registrato;
  • Una nuova funzione di segnalazione del completamento del contratto, al fine di contabilizzare esclusivamente i contratti contemporaneamente attivi così come previsto dalla precedente innovazione normativa.

Le semplificazioni previste dall’ordinanza 100-2020

Le novità che riguardano la modulistica per il MUDE e che sono state introdotte a partire dal 3 settembre, fanno capo alla più ampia opera di semplificazione delle procedure per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016, introdotta dall’ordinanza n. 100 del 9 maggio 2020.

L’ordinanza - lo ricordiamo - si applica nel caso di interventi su uno o più edifici a destinazione residenziale e produttiva per:

  • La riparazione dei danni lievi;
  • La riparazione dei danni gravi, compresi gli interventi che prevedono demolizione e ricostruzione;
  • Le relative varianti.

Un campo d’azione fondamentale per la ripartenza dei territori colpiti dal sisma e per sul quale adesso l’ordinanza interviene:

  • Definendo una nuova procedura per ottenere i contributi pubblici alla riparazione degli immobili danneggiati dal sisma;
  • Prevedendo tempi certi per tutti i passaggi del procedimento;
  • Stabilendo i compiti di ciascun attore della ricostruzione;
  • Semplificando l'attività dei professionisti abilitati, che possono asseverare le conformità del progetto e determinare il contributo concedibile.

Per quanto riguarda la PA, inoltre, l’ordinanza prevede che gli Uffici Speciali facciano i controlli preventivi e successivi alla concessione del contributo. Inoltre il testo dà tempistiche chiare sulle procedure in mano agli enti:

  • Prevedendo che i comuni accertino le conformità entro tempi stabiliti;
  • Limitando i casi in cui è richiesto il parere della Conferenza regionale per ottenere le autorizzazioni.

Semplificazioni fondamentali per la ricostruzione, insomma, ma che si applicano solo in presenza di due condizioni. La prima riguarda i limiti di importo: 600mila per interventi su edifici singoli con danni lievi; 2 milioni per edifici singoli con danni gravi; 7,5 milioni per interventi unitari obbligatori o volontari Indipendentemente dal livello operativo.

La seconda, invece, interessa lo status dell’edificio che deve essere legittimo (in termini di volumi, sagoma e finiture esterne preesistenti) e non deve essere interessato da procedimenti amministrativi inerenti a condoni o sanatorie non definiti.

> Per approfondire: cosa prevedere l'ordinanza 100-2020

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