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Nuovo accordo CDP-CEB da 350 milioni per il sisma 2016

Foto di Nappiness da PixabayGrazie alla nuova intesa firmata oggi da CDP con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB), arrivano nuove risorse a sostegno degli interventi di riparazione e ricostruzione degli edifici privati (ad uso residenziale o produttivo) danneggiati dal sisma 2016.

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La firma arrivata oggi fa seguito ad un'analoga intesa tra CDP e CEB firmata nel 2018 che metteva a disposizione sempre 350 milioni di euro. Grazie all’accordo siglato oggi, quindi, salgono complessivamente a 700 milioni i prestiti della CEB, veicolati attraverso Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le famiglie e le imprese colpite dal sisma.

Oltre alla firma tra le due istituzioni finanziarie, sempre nelle giornata del 28 febbraio è stato firmato anche un accordo tra la CEB e il Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 per garantire il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti sostenuti.

Come funzionano i prestiti CEB per il sisma 2016?

Entrando nel merito dei finanziamenti concessi dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, è importante sottolineare subito che si tratta di fondi che, grazie alle migliori condizioni di raccolta sui mercati internazionali in termini di tassi di interesse di cui beneficia la CEB, consentiranno allo Stato italiano un sensibile risparmio finanziario nell’arco dei 25 anni di durata del finanziamento.

I nuovi fondi - che arrivano a seguito del completo utilizzo da parte di CDP del precedente finanziamento da 350 milioni mobilitato dalla CEB nel 2018 - confluiranno nel Plafond Sisma Centro Italia di CDP e saranno veicolati, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori, sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni.

Come spiega la stessa CDP nella sezione dedicata, “le banche aderenti all’iniziativa possono accedere alla provvista per concedere finanziamenti agevolati, per una durata massima di 25 anni, senza oneri di rimborso da parte dei beneficiari, i quali cedono alle banche il credito di imposta loro riconosciuto dalla legge”.

Detto in altri termini, quindi, “gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sarà ceduto alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali. L'importo del credito d’imposta è pari alle rate dovute (quota capitale e quota interessi)”.

L’accordo CEB-Commissario al sisma

Oltre all’intesa con CDB, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa ha firmato anche un accordo parallelo con il Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli.

L’intesa ha l'obiettivo di garantire il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti sostenuti dalla CEB.

I commenti

Soddisfatti i tre firmatari degli accordi di oggi. “Con questo nuovo accordo - spiega infatti Carlo Monticelli, Governatore della CEB - CEB conferma il proprio sostegno ai più vulnerabili. L’impegno della Banca nell’essere a fianco delle istituzioni italiane per rispondere a situazioni di emergenza, come quelle dei disastrosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia nel 2016-2017, ha consentito a migliaia di persone di poter rientrare nelle proprie case e di riprendere le proprie attività produttive in aree a rischio di spopolamento. Si è inoltre già tradotto in un risparmio per lo Stato pari a oltre 30 milioni di euro. Questo nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a questi importanti obiettivi”.

Dello stesso avviso anche l’Amministratore Delegato di CDP Dario Scannapieco. “Con l’accordo firmato oggi si arricchiscono ulteriormente le risorse che Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017. Grazie alle sinergie con le Istituzioni Europee, come la CEB, e alla solida collaborazione con il Commissario Straordinario, il nostro istituto ha già mobilitato circa tre miliardi a favore di famiglie e imprese in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, confermando il proprio impegno per la ricostruzione, con particolare attenzione verso il miglioramento della qualità delle abitazioni e dei siti produttivi. Come CDP continueremo a lavorare costantemente per contribuire allo sviluppo del Paese e generare un impatto positivo sui territori. Questo è il nostro modo di guardare al futuro con senso di responsabilità”, ha infatti commentato l’AD di CDP.

Infine secondo il Commissario Guido Castelli, “per il Centro Italia colpito dal sisma il sostegno di enti quali CEB e CDP rappresenta un segnale concreto e fattivo, nel complesso percorso per ricostruire case e attività produttive, della vicinanza nazionale e internazionale alla causa del cratere 2016. Un impegno che ci esorta ad essere ancora più tempestivi nel trovare e applicare le formule migliori per attuare pienamente la ricostruzione, anche attraverso quelle procedure in grado di semplificare e migliorare la messa a terra delle risorse. La qualità degli edifici ricostruiti dipenderà anche dalla capacità finanziaria di sostenere le innovazioni necessarie per garantire i massimi livelli di sicurezza sismica e di efficienza energetica”.

Foto di Nappiness da Pixabay

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