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10 proposte per migliorare l’Unione doganale in Europa

 

Photocredit: Roberto Gomez en Pixabay L’ampliamento del sistema dell’operatore economico autorizzato, l’istituzione di un’Agenzia UE per le dogane e la definizione di nuove aliquote per l’ecommerce. Sono queste alcune delle raccomandazioni avanzate dal Gruppo di saggi sulle sfide per l'Unione doganale, che nel prossimo futuro potrebbero diventare realtà.

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Dopo diversi mesi di lavoro, la scorsa settimana il Gruppo di saggi voluto dal Commissario all’economia Paolo Gentiloni, ha infatti presentato la propria relazione sul futuro dell’Unione doganale europea. 

Si tratta di un documento strategico per migliorare il sistema europeo delle dogane che, tra Covid e guerra in Ucraina, ha mostrato una volta per tutte la sua rilevanza per la difesa degli interessi europei. “Oggi le autorità doganali agevolano la fornitura di sostegno umanitario e garantiscono la corretta attuazione delle sanzioni imposte alla Russia”, ha infatti affermato Gentiloni. “Uno sdoganamento e controlli efficienti sono vitali per proteggere i cittadini e le imprese dell'UE, consentendo nel contempo il commercio legittimo, che è fondamentale per la crescita e l'occupazione. Tali proposte del gruppo - ha quindi concluso il Commissario - saranno di grande sostegno per rendere la nostra Unione doganale pronta per le sfide del futuro”.

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La relazione sul futuro dell’Unione doganale europea

"La relazione richiede un urgente cambiamento strutturale del modo in cui le dogane europee sono organizzate e attrezzate”, ha aggiunto Arancha González Laya, presidente del Gruppo di saggi. “Un'Unione doganale forte con una ‘frontiera esterna unica’ protettiva è essenziale per l'autonomia strategica dell'Europa, per il suo commercio e per le sue ambizioni in materia di sicurezza e difesa”, ha infatti spiegato González Laya, che mette in guardia dalla “'inazione” che porterebbe “a una minore protezione per i cittadini europei, una minore competitività per le imprese europee e una minore sicurezza per l'UE”.

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In tale contesto, quindi, la relazione contiene 10 soluzioni innovative per affrontare le questioni più urgenti dell'Unione doganale :

  1. Un pacchetto di riforme in materia di processi, responsabilità e governance dell'unione doganale.
  2. Un nuovo approccio ai dati volto a ridurre la dipendenza dalle dichiarazioni in dogana, ottenere dati di migliore qualità da fonti commerciali e fornire alle imprese un unico punto di ingresso per le formalità doganali.
  3. Un quadro globale per la cooperazione, che consenta una migliore condivisione dei dati in tutta l'unione doganale, con la partecipazione delle autorità di vigilanza del mercato, degli organismi di contrasto e delle autorità fiscali.
  4. L'istituzione di un'Agenzia europea delle dogane per integrare il ruolo della Commissione e coadiuvare l'operato degli Stati membri.
  5. La riforma e l'ampliamento del sistema dell'operatore economico autorizzato.
  6. Un nuovo quadro di riferimento per la responsabilità e fiducia, in cui le imprese chiedano lo status di operatori economici autorizzati per ottenere l'accesso commerciale al mercato dell'UE. Le piccole spedizioni a carattere non commerciale continuerebbero a essere inviate attraverso i processi consueti, ma senza priorità e subordinatamente a un livello di controllo che rifletta la loro condizione di "non fiducia".
  7. La fine della soglia di 150 € per l'esenzione dai dazi doganali per il commercio elettronico, in abbinamento ad aliquote semplificate per le spedizioni di basso valore.
  8. Un pacchetto di misure per rendere più verdi le dogane dell'UE, digitalizzare le procedure, garantire che i divieti e le restrizioni legati alla sostenibilità siano attuati correttamente sui prodotti importati ed eventualmente riformare la nomenclatura del sistema armonizzato dell'Organizzazione mondiale delle dogane per consentire la corretta classificazione dei prodotti rispettosi dell'ambiente che l'UE intende promuovere nel commercio internazionale.
  9. Risorse adeguate, migliori competenze e strumenti adeguati per le amministrazioni doganali, per garantire che possano svolgere pienamente le loro mansioni.
  10. Una stima annuale del divario delle entrate doganali per gestirne meglio la riscossione.

La relazione del Gruppo ha inoltre individuato un grave problema nella mancanza di un elenco comune di norme in materia di divieti e restrizioni, che si traduce in approcci e pratiche divergenti tra gli Stati membri. 

I prossimi step per l’Unione europea delle dogane

Le raccomandazioni del Gruppo di saggi saranno ora discusse con il Parlamento europeo e gli Stati membri. 

Come annunciato nel piano d'azione doganale del 2020, la Commissione istituirà un "gruppo di riflessione", con la partecipazione degli Stati, per discutere e rendere operative le raccomandazioni. 

L’obiettivo è infatti quello di arrivare a presentare alla fine dell'anno un pacchetto di riforma doganale.

Photocredit: Roberto Gomez en Pixabay 

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