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Horizon 2020 - Ambiente, priorita' del Work programme 2016-2017

 

Ambiente

Clima, ambiente ed ecoinnovazione sono le priorità del Programma di lavoro 2016-2017 della sfida sociale 5 di Horizon 2020

Il nuovo Work programme ‘Climate action, environment, resource efficiency and raw materials’ è stato presentato presso la sede della Regione Lazio durante una giornata informativa promossa dall’Apre.

Novità del work programme 2016-2017

La Dg Ricerca della Commissione Ue ha sottolineato che il nuovo programma di lavoro relativo alla quinta sfida sociale si concentra su una serie di priorità per la ricerca e l'innovazione:

  • azione per il clima;
  • soluzioni basate sulla natura per aumentare la resilienza del territorio e rendere le nostre città più verdi e più sostenibili;
  • ecoinnovazione sistemica per l'economia circolare, per dissociare la crescita economica dall'uso delle risorse naturali;
  • garantire un approvvigionamento sicuro e un utilizzo sostenibile delle materie prime;
  • proseguimento delle attività volte a gestire meglio le risorse idriche;
  • osservazione della Terra e sfruttamento dei dati per creare prodotti e servizi utili per cittadini, aziende private e autorità pubbliche;
  • ottimizzazione del valore economico, culturale e sociale intrinseco al patrimonio culturale tangibile per rilanciare una crescita sostenibile.

Rispetto al precedente Work programme, il Programma di lavoro 2016-2017 promuove un approccio più sistemico ed interdisciplinare, con particolare attenzione al ruolo dell’innovazione. L’obiettivo è dar vita ad un'economia europea più competitiva, più verde e più inclusiva, sviluppando soluzioni innovative che vadano al di là del semplice studio dei problemi. In questo contesto l’interdisciplinarietà assume un ruolo chiave per la creazione di sinergie tra le singole discipline, la tecnologia, i modelli di business e di organizzazione economica, la finanza, la governance e la regolamentazione, le competenze e l'innovazione sociale.

Inoltre, il Programma di lavoro è stato concepito prendendo in considerazione: gli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalle Nazioni Unite lo scorso fine settimana, le priorità della Commissione Juncker e del commissario per la Ricerca, la Scienza e l'Innovazione Carlos Moedas, che ha indicato come prioritario un approccio aperto e condiviso: 'open innovation, open science, open to the world'.

Opportunità per le imprese italiane

Le aziende italiane saranno molto interessate dai bandi previsti dal Programma di lavoro 2016-2017 relativo alla quinta sfida sociale. La maggior parte dei fondi a disposizione sarà dedicata a progetti pilota e di dimostrazione, grazie ai quali saranno generate nuove conoscenze e soluzioni innovative; si tratta di una grande novità rispetto ai bandi del passato. Ad esempio, con gli inviti (call) su 'Industria 2020 nell'economia circolare' o sulle azioni per 'Città Intelligenti e Sostenibili' si intende sviluppare soluzioni nuove ed economicamente vantaggiose, anche grazie all'apporto delle conoscenze e delle esperienze acquisite sinora. 

Affinché le proposte italiane abbiano successo è importante avere buone idee ed essere in grado di presentarle in modo convincente e chiaro, selezionando i partner appropriati. È importante capire bene i contenuti delle call e le regole di valutazione, individuando il bando più adatto, che può essere contenuto all'interno della sfida sociale 5, ma anche in altre parti di Horizon 2020, come lo Strumento per le PMI, il Fast Track to Innovation, o il programma LIFE.

Per migliorare la partecipazione dell'Italia ai bandi Horizon è necessario anche “un maggior coordinamento delle eccellenze nelle varie aree a livello nazionale, che aiuterebbe a far emergere proposte forti e ben strutturate”, ha dichiarato a FASI.biz Carlo Barbante, rappresentante nazionale per la sfida sociale 5. Finora, infatti, le performance italiane nell'ambito dei bandi 'Climate action, environment, resource efficiency and raw materials' 2014-15 non sono state positive. “I ricercatori italiani presentano moltissimi progetti, ma vincono poco. Il tasso di successo è intorno al 20% e il ritorno economico non è dei migliori, anche considerando che il costo dei ricercatori italiani, su cui si basa la formulazione del budget, è spesso inferiore a quello degli altri Paesi”, ha commentato Barbante.

Inoltre, la mancanza di strutture di supporto per poter presentare domande competitive costituisce un ostacolo per i ricercatori italiani, che, ha proseguito Barbante, non sono incoraggiati, vista la difficoltà di gestire network complessi. Per molti, quindi, “è preferibile entrare in un consorzio già formato che non esporsi in un coordinamento”.  

Programma Life 2014-2020

Anche nel biennio 2016-2017 proseguiranno gli interventi previsti dal programma LIFE 2014-2020, il cui stanziamento complessivo è di oltre 3,4 miliardi di euro. In base al Programma di lavoro pluriennale LIFE per il periodo 2014-2017, dotato di un budget di oltre 1,7 miliardi di euro, saranno finanziati vari interventi nell’ambito dei due sottoprogrammi:

  1. Ambiente, che comprende i settori prioritari Ambiente e uso efficiente delle risorse, Natura e biodiversità, Governance e informazione in materia ambientale
  2. Azione per il clima, che comprende i settori prioritari Mitigazione dei cambiamenti climatici, Adattamento ai cambiamenti climatici, Governance e informazione in materia di clima.

Sono previsti anche due strumenti finanziari coordinati dalla BEI: lo strumento per il finanziamento privato dell’efficienza energetica (PF4EE) e lo strumento di finanziamento del capitale naturale (NCFF).

Link
Horizon 2020 - Nanotecnologie, la bozza del Work Programme 2016-2017
Horizon 2020 - a ottobre Work Programme settore Trasporti 2016-2017

Photo credit: //www.flickr.com/photos/72486075@N00/552492559/">mike138 / Foter / CC BY-ND

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