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Legge di Stabilità 2016 - in Senato verso via libera definitivo

 

Il testo della Legge di Stabilità 2016, dopo l’ok della Camera arrivato nel weekend, è di fatto definitivo. Il riepilogo delle novità

Author: Palazzochigi / photo on flickr

Legge di Stabilità 2016 alle battute finali. La manovra ha, di fatto, tagliato il traguardo nel weekend, quando l’Aula di Montecitorio ha completato il voto sugli emendamenti al testo preparato dalla commissione Bilancio. Il provvedimento, così, si prepara al passaggio finale al Senato, dove approda oggi: Palazzo Madama chiuderà tutto prima della pausa natalizia, il 23 dicembre. In contemporanea il Consiglio dei Ministri ha adottato, nella nottata di sabato, la nota di variazione al bilancio. Il carico del nostro deficit 2016 si appesantisce di due decimali rispetto alle previsioni iniziali, arrivando al 2,4%.

Oltre mille commi

Il provvedimento, con il passare di giorni, ha assunto un peso sempre maggiore. Nella sua versione finale è costituito da un articolo unico lungo poco più di mille commi. E la manovra, complessivamente, adesso vale 35,4 miliardi. Sono quasi sei in più di quelli previsti inizialmente dai saldi dell’Esecutivo. Questo, principalmente, per effetto del capitolo dedicato alla sicurezza, che il premier Matteo Renzi ha voluto inserire dopo gli attentati di Parigi.

Pacchetto sicurezza

Ed è proprio questa, a conti fatti, la novità più importante acquisita nel corso del passaggio alla Camera. In base a questa modifica, infatti, il nostro deficit nel 2016 aumenterà dal 2,2% al 2,4%: soldi che serviranno per il contrasto al cybercrime, per le forze dell’Ordine, per le assunzioni in polizia, per la Difesa, ma anche per gli incentivi all’acquisto di impianti di videosorveglianza da parte dei cittadini.

Bonus cultura e periferie

Nello stesso pacchetto sono finite anche altre norme. Come il bonus cultura: 500 euro andranno ai diciottenni per iniziative culturali, come l’acquisto di libri. Ma, soprattutto, è stata lanciata una nuova versione del piano per il recupero delle periferie. Vale 500 milioni di euro e prenderà le mosse all’inizio del 2016: i Comuni saranno chiamati a mandare i loro progetti di riqualificazione a Palazzo Chigi.

Il salva banche

Nel corso dei giorni, poi, la manovra ha incamerato anche interventi originariamente destinati a decreti autonomi. E’ il caso del salva banche: la versione definitiva della norma punta non soltanto ad evitare l’impiego di denaro pubblico per i quattro istituti di credito finiti sull’orlo del fallimento ma, allo stesso tempo, anche a salvaguardare i risparmiatori che hanno investito i loro soldi nelle obbligazioni più a rischio, spesso a loro insaputa.

Misure per il Sud

Al Sud è stata dedicata una norma apposita, con il varo di un credito d'imposta speciale, dalla durata di quattro anni, che riguarderà tutte le aziende del Mezzogiorno che investono in macchinari, impianti e attrezzature. Sempre al Sud ci potrebbe essere anche la proroga degli sgravi sulle assunzioni al 2017, sempre che l’Europa ci conceda la necessaria flessibilità di bilancio.

Tasi e superammortamenti

A completare il quadro, poi, ci sono alcuni interventi che facevano parte già della versione originaria del testo. Si tratta del taglio della Tasi sulla prima casa, che vale 3,7 miliardi e interessa 19 milioni di italiani, degli sgravi per le assunzioni, che saranno confermati anche nel 2016 ma che vengono alleggeriti negli importi, della proroga delle detrazioni fiscali per la casa (50% e 65%) e soprattutto del superammortamento sugli investimenti: ai fini del calcolo dell’imposta sui redditi sarà possibile conteggiare il 40% in più rispetto al valore dei macchinari. In questo modo, si ottiene uno sconto fiscale, simile a quelli già sperimentati in Francia.

Delusione sull'Ires

Una piccola delusione, invece, arriva sul fronte dell'Ires. L'imposta sui redditi delle società, nella versione originaria della manovra, sarebbe dovuta scendere già nel 2016. Di fatto, però, questo taglio è stato reso impossibile dalla concentrazione di risorse sul fronte della sicurezza, resa necessaria dall’emergenza delle ultime settimane. Per vedere il ritocco, allora, bisognerà aspettare il 2017.

Le altre misure

Infine, ci sono molte misure di impatto minore dal punto di vista quantitativo, ma non meno significative per la vita dei cittadini. Si tratta della possibilità di pagare con il bancomat anche importi minimi, come caffé e parcheggi, del canone Rai in bolletta, del taglio della supertassa sugli yacht di lusso, della moratoria per i contenziosi con i titolari di concessioni demaniali sulle spiagge, della stretta sui giochi, della stabilizzazione dell’Art bonus, dei congedi parentali, delle novità sul welfare e sulle assunzioni nella sanità

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