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Discorso Stato Unione - Juncker illustra priorita' per il 2017

Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha annunciato le priorità per l’anno prossimo.

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Frammentazione, populismo, disoccupazione e ingiustizia sociale sono le sfide più grandi che l’Ue deve attualmente affrontare, ha esordito il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione dinanzi al Parlamento europeo riunito a Strasburgo. Juncker ha invitato tutti gli Stati membri ha collaborare nei prossimi 12 mesi ad una serie di iniziative per ridare unità all’Unione.

Crescita e occupazione

Per stimolare ulteriormente gli investimenti a sostegno dell’occupazione e della crescita sostenibile la Commissione Ue propone di:

  • estendere in termini di durata e di capacità finanziaria il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), il fulcro del suo piano di investimenti per l’Europa;
  • adottare il piano europeo per gli investimenti esterni (PEI), per incoraggiare gli investimenti in Africa e nei Paesi limitrofi all’Ue, al fine di rafforzare i partenariati e contribuire a conseguire gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.

Per quanto riguarda l’Efsi il Collegio dei commissari propone di estendere il Fondo fino al 2020 con un obiettivo di almeno 500 miliardi di euro. Il PEI, invece, dovrebbe consentire, con risorse pari a 3,35 miliardi di euro dal bilancio dell’Ue e dal Fondo europeo di sviluppo, di stimolare gli investimenti in Africa e nei Paesi del vicinato, rimuovendo gli ostacoli agli investimenti privati.

Sicurezza

Per aumentare la sicurezza in Europa e rafforzare le frontiere esterne la Commissione Ue ha presentato una serie di interventi, tra cui:

  • l'accelerazione dell'entrata in funzione della guardia costiera e di frontiera europea,
  • la rapida adozione e attuazione di un sistema di ingressi/uscite dell'Ue per ridurre la migrazione irregolare,
  • la creazione di un sistema europeo di informazioni e di autorizzazione per i viaggi,
  • il potenziamento dell’Europol per rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali competenti in materia di sicurezza.

Mercati dei capitali

Per accelerare il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali (UMC), un progetto faro della Commissione Juncker per stimolare l’occupazione e la crescita in Europa, il Collegio dei commissari ha illustrato le prossime misure, annunciando la presentazione di una proposta sulla ristrutturazione delle imprese e sull’insolvenza, al fine di accelerare il recupero delle attività e di offrire una seconda opportunità alle imprese che non ce la fanno la prima volta.

La Commissione Ue ha definito anche nuove priorità per l’UMC, tra cui:

  • il sostegno allo sviluppo dei mercati delle pensioni individuali e di altri servizi finanziari al dettaglio, al fine di incoraggiare i cittadini europei a utilizzare meglio i loro risparmi,
  • l’istituzione di un gruppo di esperti con il compito di elaborare una strategia europea complessiva in materia di finanziamento sostenibile a sostegno degli investimenti nelle tecnologie verdi.

Riesame intermedio del bilancio pluriennale

In concomitanza con il discorso del presidente Juncker sullo Stato dell’Unione 2016, la Commissione Ue ha presentato il suo riesame intermedio del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Senza toccare i massimali di spesa concordati con il Parlamento europeo e il Consiglio, il pacchetto proposto metterà a disposizione fondi aggiuntivi per 6,3 miliardi di euro fino al 2020, che saranno destinati a promuovere la creazione di posti di lavoro, gli investimenti e la crescita economica e ad affrontare la migrazione e le sue cause profonde.

Agenda digitale

In occasione del discorso di Juncker a Strasburgo, la Commissione Ue ha proposto un’ambiziosa riforma delle norme Ue in materia di telecomunicazioni, definendo tre obiettivi strategici di connettività per il 2025:

  • tutti i principali motori socio-economici, quali scuole, università, centri di ricerca, poli di trasporto, fornitori di servizi pubblici come ospedali e amministrazioni, così come le imprese basate sulle tecnologie digitali dovrebbero avere accesso a una connettività gigabit (connettività elevatissima che consente agli utenti di caricare/scaricare 1 gigabit di dati al secondo);
  • tutte le famiglie europee, nelle zone rurali o urbane, dovrebbero avere accesso a una connettività che offra velocità di download di almeno 100 Mb/s, che può passare all'ordine dei Gb/s;
  • tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie dovrebbero avere una continuità di copertura delle reti 5G, la quinta generazione dei sistemi di comunicazione senza fili. Come un obiettivo intermedio, entro il 2020 il 5G dovrebbe essere in commercio almeno in una grande città di ogni Stato membro dell’Ue.

Per raggiungere tali obiettivi il Collegio dei commissari propone un nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche con norme semplificate che aiuteranno le imprese ad investire in nuove infrastrutture di qualità. Entro il 2025 gli investimenti mobilitati dal nuovo codice potrebbero far aumentare il PIL dell’Ue di 910 miliardi euro e creare 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. In merito alle reti 5G la Commissione Ue ha presentato anche un piano d’azione per avviare in tutta l’Ue, a partire dal 2018, l'installazione del 5G.

Banda larga – in arrivo il fondo per collegare l'Europa

Photo credit: European Parliament via Foter.com / CC BY-NC-ND

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