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Decreto Agosto, stop alla moratoria Covid: le tasse da pagare e le scadenze

 

Decreto AgostoSaltato l'emendamento che doveva prorogare da metà ottobre a fine novembre la sospensione della riscossione coattiva. Questo significa che - in assenza di ulteriori proroghe - gli italiani vedranno recapitarsi 9 milioni di cartelle esattoriali, e riprenderanno anche i pignoramenti su stipendi o pensioni. Quali sono le principali misure fiscali previste dalla legge di conversione del decreto Agosto (dl n. 104-2020).

> Cosa prevede il decreto Agosto

Dl Agosto: misure fiscali

Rateizzazione dei versamenti sospesi

Fino al 16 settembre 2020 i versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio potevano essere effettuati in un'unica soluzione, senza sanzioni e interessi, per un importo pari al 50% delle somme oggetto di sospensione. Sempre entro il 16 settembre 2020, era possibile versare la prima rata per usufruire del frazionamento fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo.

Il versamento del restante 50% delle somme dovute può essere effettuato, senza sanzioni e interessi, tramite frazionamento fino ad un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con il pagamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021

> Le misure fiscali del decreto Rilancio

Proroga secondo acconto ISA

Inserita nel dl Agosto la proroga del secondo acconto per coloro che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto del MEF.

La scadenza della seconda o unica rata dell'acconto di Redditi e Irap, dovuto per il periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, prevista per novembre 2020, è prorogata al 30 aprile 2021. La disposizione si applica ai contribuenti che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell'anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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Proroga versamenti da dichiarazione per i soggetti ISA

I soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) - di cui all'articolo 1, commi 1 e 2 del DPCM del 27 giugno 2020 - che hanno subito una diminuzione del fatturato di almeno il 33% del primo semestre dell'anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e che non hanno effettuato, tutto o in parte, i versamenti previsti dal DPCM del 27 giugno 2020,  possono regolarizzare i versamenti - senza applicazione di sanzioni - entro il 30 ottobre 2020 con la maggiorazione dello 0,8% delle imposte dovute.

Riscossione coattiva, in arrivo 9 milioni di cartelle

Dalla legge di conversione del dl Agosto è stato eliminato l'emendamento che doveva prorogare da metà ottobre fino a fine novembre la sospensione della riscossione coattiva. Questo significa che - in assenza di ulteriori proroghe - a partire dal 16 ottobre 2020 gli italiani vedranno reapitarsi 9 milioni di cartelle esattoriali, inoltre riprenderanno anche i pignoramenti su stipendi o pensioni.

Ricordiamo che il dl Agosto ha prorogato la scadenza per l’invio delle cartelle esattoriali e dei pignoramenti relativi a stipendi, pensioni e trattamenti assimilati, già posticipata dal dl Cura Italia e dal decreto Rilancio al 31 agosto 2020.

In particolare, il provvedimento differisce al 15 ottobre 2020 il termine “finale” della sospensione della notifica di nuove cartelle e dell’invio di altri atti della riscossione, compresa la possibilità per l’Agenzia di avviare azioni cautelari ed esecutive, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Più tempo anche per i pagamenti derivanti dalle cartelle, dagli avvisi di addebito e di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, in scadenza dall’8 marzo (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della cosiddetta “zona rossa” di cui all’allegato 1 del Dpcm 1° marzo 2020, dal 21 febbraio 2020), che resteranno sospesi fino al 15 ottobre 2020 e dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione, dunque entro il 30 novembre 2020.

Sempre fino al 15 ottobre sarà operativa la sospensione degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi, effettuati dall’Agente della riscossione prima del 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del decreto “Rilancio”), su stipendi, salari o altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Pertanto, fino a tale data, le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità e il soggetto terzo deve renderle fruibili al debitore, anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione. Cessati gli effetti della sospensione, e quindi dal 16 ottobre 2020, gli obblighi imposti al soggetto terzo saranno di nuovo operativi.

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Più tempo anche per le rate

La sospensione dei versamenti riguarda anche le rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre 2020. I pagamenti delle rate sospese dovranno essere effettuati entro il 30 novembre 2020. Per tutte le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 e per i nuovi piani concessi a seguito delle domande presentate entro il 15 ottobre 2020, la  decadenza della dilazione si verifica in caso di mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché delle 5 ordinariamente previste.

Crediti PA, pagamenti oltre 5 mila euro senza verifiche

Sospese fino al 15 ottobre 2020 anche le verifiche di inadempienza delle pubbliche amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi, ai sensi dell’articolo 48-bis del Dpr n. 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a 5mila euro. Tutte le verifiche eventualmente già effettuate, anche prima dell’inizio del periodo di sospensione, restano prive di qualunque effetto se l’Agente della riscossione non ha notificato l’atto di pignoramento e le amministrazioni pubbliche possono quindi procedere con il pagamento in favore del beneficiario.

Proroga TOSAP e COSAP

Proroga anche per l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione, gravemente danneggiate dall’emergenza epidemiologica.

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Sospensione dei versamenti per Lampedusa e Linosa

Per i soggetti che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio del Comune di Lampedusa e Linosa, i versamenti dei tributi, dei contributi previdenziali ed assistenziali, dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali - in scadenza entro il 21 dicembre 2020 - sono effettuati senza applicazione di sanzioni e interessi.

Inoltre, alle imprese agricole, del turismo e della pesca con domicilio fiscale nei due comuni siciliani possono essere concesse le agevolazioni di cui all'articolo 9, comma 1 del dl n. 123-2019. I criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni - per cui è  autorizzata la spesa di 500mila euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 - saranno stabiliti con decreto del Mibact e del Mipaaf.

Interpretazione autentica in materia di IMU

Per sostenere l'esercizio delle attività imprenditoriali agricole garantendo la corretta applicazione delle agevolazioni in materia di imposta municipale unica, le disposizioni previste dall'articolo 1, comma 705 della legge di Bilancio 2019 si applicano anche ai periodi di imposta precedenti all'entrata in vigore della Manovra.

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> FAQ dell'Agenzia delle Entrate

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