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Legge di Bilancio: sale a 10 giorni il congedo di paternità 2021

 

Legge di Bilancio: bonus asilo nido 2021 e congedo paternitàBuone notizie per le famiglie italiane. La legge di Bilancio 2021, che prevede il graduale superamento del bonus asilo nido con l'arrivo dell'assegno unico figli, estende anche al prossimo anno il congedo obbligatorio di paternità, che sale da sette a dieci giorni. 

Cosa prevede la Manovra 2021

Con il via libera dal prossimo mese di luglio all'assegno unico per i figli, stabilito dalla legge di Bilancio 2021, pubblicata in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 1° gennaio, viene meno uno dei tasselli inizialmente previsti per il sostegno alle famiglie italiane con figli.

Infatti, il bonus asilo nido, così come il bonus mamma domani, saranno interventi fruibili fino al 30 giugno 2021, per poi essere gradualmente superati a causa dell'introduzione del nuovo assegno unico. 

Confermata in Manovra, invece, l'estensione anche per il prossimo anno del congedo di paternità, che sale da 7 a 10 giorni.

Dieci giorni di congedo di paternità anche nel 2021

Con la Manovra 2021 viene prolungata e incrementata la durata del congedo obbligatorio di paternità

Già la legge di Bilancio 2020 aveva previsto l’allungamento del congedo di paternità, da quattro a sette giorni, che sale poi a dieci con l'ultima Manovra. Si tratta di un diritto autonomo, che potrà essere sfruttato dal padre sia durante il congedo di maternità della madre lavoratrice sia successivamente allo stesso.

L’INPS distingue le diverse modalità di presentazione della domanda:

  • nel caso in cui il pagamento delle indennità è erogato direttamente dall’INPS, i neo-papà devono presentare domanda direttamente all’Istituto;
  • quando è il datore di lavoro ad anticipare le somme a cui si ha diritto, la richiesta in forma scritta deve essere presentata esclusivamente al datore di lavoro, che comunica all’INPS le giornate di congedo fruite, attraverso il flusso Uniemens.

Pacchetto famiglia: i chiarimenti INPS sul congedo di paternita' 2020

Consulta il testo della legge di Bilancio 2021 - Legge n. 178 del 30 dicembre 2020, GU Serie Generale n.322 del 30 dicembre 2020 - Suppl. Ordinario n. 46

Bonus asilo nido: cos'è e a chi spetta? 

Il bonus asilo nido, invece, è una misura istituita nel dicembre 2016. Inizialmente prevedeva un contributo fino a mille euro per ogni bambino, l'importo è stato poi potenziato fino a 3mila euro nella Manovra 2020, che lo ha finanziato per l'anno in corso con 520 milioni di euro.

Queste risorse sono riservate alle famiglie per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche

Il bonus prevede tre fasce di importi massimi concedibili che vengono calcolati in base all'ISEE:

  • ISEE fino a 25mila euro: importo massimo fino a 3.000 euro;
  • ISEE fino a 40mila euro: importo massimo fino a 2.500 euro;
  • ISEE superiore a 40mila euro o non presentato: importo massimo fino a 1.500 euro.

Il contributo viene erogato in undici mensilità sulla base delle domande presentate dai genitori. Gli importi mensili, in base all'ISEE, oscillano tra i 136,37 euro e i 272,72 euro mensili. L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN).

La domanda per accedere al bonus asilo nido può essere presentata tramite diversi canali: online all’INPS attraverso il servizio dedicato; contact center al numero 803 164 oppure 06 164 164 da rete mobile; rivolgendosi a enti di patronato.

Ai fini del rimborso, la domanda deve essere presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Nell’eventualità in cui non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno di essi potrà presentare domanda, con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento. Nella domanda va specificato se l’asilo nido frequentato dal minore sia pubblico o privato autorizzato ed indicare, in tal caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo.

Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli, sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi. 

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