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Un patto per le competenze per il settore ad alta intensità energetica

 

Pact for Skills - Foto di Tom Fisk da PexelsLa Commissione europea ha istituito un nuovo partenariato su vasta scala, nell'ambito dell’iniziativa Pact for Skills, per fornire le adeguate competenze ai lavoratori operativi nelle industrie ad alta intensità energetica.

Il 2023 è l'Anno europeo delle competenze

Coerentemente con l'obiettivo di neutralità climatica da raggiungere entro il 2050, l'UE mira a supportare i settori ad alta intensità energetica quali driver di cambiamento verso regimi a più basse emissioni di carbonio. Una scelta strategica di sviluppo che impatta anche sul trend di occupazione a livello europeo: attualmente le 'energy intensive industries (EIIs)' rappresentano oltre il 20% dell'industria europea e danno lavoro a oltre 7 milioni di persone in Europa.

In questo contesto, quindi, Bruxelles ha contribuito alla nascita di un partenariato su larga scala, che ha coinvolto le imprese, gli organismi di ricerca e gli enti legati al mondo della formazione, per fornire agli operatori del comparto le competenze necessarie affinché le industrie ad alta intensità energetica rimangano leader nella transizione verde e digitale.

Il nuovo meccanismo di cooperazione comunitario si inserisce nel più ampio paradigma del Pact for Skills, una tra le iniziative faro a livello europeo per ridurre il mismatch tra le necessità del mercato del lavoro e il numero di dipendenti qualificati negli Stati membri, fornendo a giovani e adulti una formazione costante ed efficace.

Cos’è il Pact for Skills?

Il Pact for Skills è una delle dodici azioni chiave incluse nell’Agenda Europea per le Competenze, che definisce gli interventi strategici da mettere in pratica entro il 2025 per raggiungere gli obiettivi comuni di ripresa e resilienza e per migliorare lo stato di alfabetizzazione di giovani, educatori, lavoratori ed imprese.

Il Patto ha lo scopo di mobilitare risorse e coinvolgere un’ampia platea di soggetti affinché vengano posti in essere dei percorsi di upskilling e reskilling finalizzati ad implementare il bagaglio delle competenze dei lavoratori e riqualificare nel lungo periodo la forza lavoro nell’UE.

Chi può partecipare al Patto per le competenze?

I protagonisti del Patto per le competenze sono le imprese, le autorità nazionali, regionali e locali, le parti sociali, le organizzazioni interprofessionali e settoriali, le camere di commercio, gli istituti di istruzione e di formazione, e i servizi per l'occupazione.

Per aderire al Patto questi soggetti sono tenuti a sottoscrivere un 'Charter' che delinea una visione condivisa relativa agli standard della formazione di qualità e ad orientare le proprie azioni al perseguimento di quattro obiettivi chiave:

  • Promuovere il concetto di lifelong learning
  • Costruire forti skill partnerships
  • Monitorare domanda e offerta di competenze, anticipando le esigenze di mercato
  • Supportare l’equità di genere e le pari opportunità

Nel 2023, a distanza di due anni dal suo lancio, il Patto per le competenze ha superato ampiamente il traguardo dei 1000 membri operativi in Europa. Consultando la mappa che mostra la distribuzione geografica degli stakeholder coinvolti, l'Italia è in pole position con 209 partnership attive, seguita da Spagna (202) e Belgio (183).

Cosa sono i partenariati europei per le competenze su vasta scala?

Una volta siglato l'accordo tra i vari portatori di interesse, si procede con la messa a terra concreta del Pact for Skills. I soggetti che hanno aderito al Patto, quindi, uniscono le forze attraverso l’istituzione di partenariati europei per le competenze su vasta scala negli ecosistemi industriali strategici e nei settori prioritari individuati dal Green Deal europeo. 

Attualmente, sono 18 gli accordi di cooperazione stretti nelle seguenti filiere chiave:

  • Settore aerospaziale e difesa
  • Settore automobilistico
  • Settore microelettronica
  • Energie rinnovabili offshore 
  • Costruzione navale e tecnologie marittine
  • Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature
  • Vendita al dettaglio
  • Turismo
  • Costuzioni 
  • Agroalimentare
  • Industrie culturali e creative
  • Prossimità ed economia sociale
  • Digitale
  • Salute
  • Energie rinnovabili
  • Assistenza a lungo termine 
  • Settore spaziale
  • Industrie ad alta intensità energetica

Dall'automotive alla microelettronica: via ai primi partenariati UE per le competenze

Patto per le competenze, quali sono i vantaggi per le imprese?

Aderendo al Patto, le imprese e gli altri stakeholders potranno accedere a tre pacchetti di servizi. Nel dettaglio, si tratta di:

  • Networking hub, ossia un'ampia rete di contatti con importanti partner internazionali;
  • Knowledge hub, ossia strumenti informativi come webinar, seminari e attività di peer learning;
  • Guidance hub, un’utile bussola per identificare i programmi di finanziamento più pertinenti e l’accesso facilitato a determinate risorse. 

Per approfondire: Pact for Skills Infosheet

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