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Reddito di Inclusione – ReI: le istruzioni INPS

 

Reddito inclusioneDal 1° dicembre sarà possibile richiedere il nuovo Reddito di inclusione (ReI) utilizzando il modello messo a disposizione dall'INPS.

Poverta': come ottenere il Reddito di inclusione - REI

Reddito Inclusione – REI, sostegno a famiglie in condizioni di poverta'

Con la circolare n. 172 del 22 novembre 2017 l'INPS ha fornito le prime istruzioni amministrative relative al Reddito di inclusione (ReI) e ha fatto il punto sul riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto alla povertà, in particolare del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) e dell’ASDI (Assegno Sociale di Disoccupazione).

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Rei, di cosa si tratta

Il Reddito di inclusione è una misura a carattere universale condizionata alla prova dei mezzi, cioè accessibile in base a precisi requisiti economici.

Per ottenere il ReI occorre inoltre aderire a un progetto personalizzato diretto a favorire l'inclusione sociale e lavorativa e il superamento della condizione di povertà.

Il ReI è infatti riconosciuto ai nuclei familiari disagiati in due forme:

  • un beneficio economico,
  • una componente di servizi alla persona sulla base di una valutazione multidimensionale del bisogno del nucleo familiare.

A quanto ammonta il sussidio

L'importo del ReI dipende da una serie di fattori, come il numero dei componenti del nucleo familiare, gli eventuali trattamenti assistenziali di cui già si beneficia, i redditi in capo al nucleo stesso.

In linea generale, l’importo complessivo annuo non può superare il valore di circa 485 euro mensili e la durata di erogazione è fissata in un massimo di 18 mesi, dai quali vengono sottratte le eventuali mensilità di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) percepite.

Gli aiuti vengono caricati ogni mese su una Carta Acquisti, ora ridenominata Carta ReI, che permette di effettuare acquisti e di prelevare contante entro un limite mensile non superiore alla metà del beneficio massimo attribuibile.

Chi può accedere al ReI

Il ReI è riconosciuto, su richiesta, ai nuclei familiari che risultano, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, in possesso congiuntamente di una serie di requisiti.

In particolare:

a) con riferimento ai requisiti di residenza e di soggiorno, il componente che richiede la misura deve essere congiuntamente:

  1. cittadino dell'Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  2. residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento di presentazione della domanda;

b) con riferimento alla condizione economica, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:

  1. un valore dell'ISEE, in corso di validità, non superiore ad euro 6.000;
  2. un valore dell'ISRE non superiore ad euro 3.000;
  3. un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad euro 20.000;
  4. un valore del patrimonio mobiliare, non superiore ad una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000;
  5. un valore non superiore alle soglie di cui ai numeri 1 e 2 relativamente all'ISEE e all'ISRE riferiti ad una situazione economica aggiornata;

c) con riferimento al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita, il nucleo familiare deve trovarsi congiuntamente nelle seguenti condizioni:

  1. nessun componente intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli, ovvero motoveicoli immatricolati la prima volta nei ventiquattro mesi antecedenti la richiesta, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  2. nessun componente intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto di cui all'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo n. 171 del 18 luglio 2005.

Quali soggetti hanno la priorità

In questa prima fase di applicazione il ReI spetta ai nuclei familiari che, oltre a possedere i requisiti già indicati, sono caratterizzati da una delle condizioni individuate come prioritarie, cioè:

  • presenza di un componente di età minore di anni 18;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore ovvero di un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata;
  • presenza di almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale intervenuta nell'ambito della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ed abbia cessato, da almeno tre mesi, di beneficiare dell'intera prestazione per la disoccupazione, ovvero, nel caso in cui non abbia diritto di conseguire alcuna prestazione di disoccupazione per mancanza dei necessari requisiti, si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi.

L'intenzione del Governo è però quella di estendere la platea dei beneficiari a tutti i soggetti in possesso dei requisiti economici, indipendentemente dalla presenza di queste particolari condizioni. Modifiche in tal senso potrebbero arrivare già dalla legge di Bilancio 2018.

Come presentare la domanda

Il ReI potrà essere richiesto a partire dal 1° dicembre 2017 presso il proprio Comune di residenza, o eventuali altri punti di accesso identificati dai Comuni, utilizzando il modello allegato alla circolare INPS.

Entro 15 giorni dalla richiesta i Comuni trasmetteranno le informazioni contenute nel modulo di domanda del ReI all'INPS, che a sua volta verificherà, entro cinque giorni lavorativi, il possesso dei requisiti.

In caso di esito positivo, il ReI verrà riconosciuto dall’INPS condizionatamente alla sottoscrizione del progetto personalizzato, che prevede una serie di impegni da parte del beneficiario, come la ricerca attiva di lavoro, la disponibilità alle attività socialmente utili e la frequenza di attività formative concordate sulla base di una valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare.

Cosa succede a SIA e ASDI

Dal momento che a partire dal prossimo anno il ReI sarà l'unico strumento di contrasto alla povertà, non è più possibile presentare le domande di SIA. Coloro che, alla data del 1° dicembre 2017, stanno ancora percependo il Sostegno per l'Inclusione Attiva potranno presentare immediatamente domanda di ReI o decidere di presentarla al termine della percezione del SIA, senza che dalla scelta derivi alcun pregiudizio di carattere economico.

La domanda per l'Assegno di disoccupazione, invece, potrà essere presentata fino al 30 gennaio 2018 per coloro che abbiano terminato la NASPI entro il 31 dicembre di quest'anno.

Circolare INPS n. 172 del 22 novembre 2017

Photo credit: Catherine Scott

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