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Da REACT-EU fondi europei per la digital transformation delle PMI italiane

 

Trasformazione digitale - Photo credit: Foto di kiquebg da Pixabay Si tratta degli incentivi del regime di aiuto - introdotto dal decreto Crescita - per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI.

Cosa prevede il Piano REACT-EU dell'Italia

Nel dettaglio, il Piano REACT-EU dell'Italia prevede stanziamenti a favore del bando Digital Transformation, aperto lo scorso 15 dicembre dal MISE con un budget di 100 milioni di euro.

Finora sono state presentate circa 400 domande per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0 e delle tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Incentivi per progetti di innovazione digitale

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale mediante l’implementazione di:

  • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
  • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchangeEDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

Come funzionano gli incentivi per ricerca, innovazione e formazione 4.0

A chi si rivolge la misura

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • sono iscritte e risultano attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Le PMI possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a 10 imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, così articolata:

  • 10% sotto forma di contributo;
  • 40% come finanziamento agevolato.

Il sostegno assume la forma di contributo diretto alla spesa per i progetti; il finanziamento agevolato invece deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

Le risorse stanziate per il finanziamento della misura ammontano complessivamente a 100 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 per la concessione di contributi a fondo perduto e 80 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), per la concessione di finanziamenti agevolati.

Come e quando richiedere le agevolazioni

Le domande di agevolazione possono essere presentate a decorrere dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020, utilizzando la procedura informatica raggiungibile sul sito del MISE e di Invitalia.

Per accedere alla procedura è richiesta l’identificazione del compilatore (legale rappresentante del soggetto beneficiario o della capofila in caso di una forma aggregata o associata) online della domanda tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o, in alternativa, il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia.

Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni che può riguardare unicamente:

  • un progetto di innovazione di processo
  • un progetto di innovazione dell'organizzazione
  • un progetto di investimenti

Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.

Photo credit: Foto di kiquebg da Pixabay 

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