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Industria 2015

 

E' la politica industriale varata dal governo italiano nel settembre 2006 con cui stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano del futuro, fondato su:
- un concetto di industria esteso alle nuove filiere produttive che integrano manifattura, servizi avanzati e nuove tecnologie;
- un’analisi degli scenari economico-produttivi futuri che attendono il nostro Paese in una prospettiva di medio-lungo periodo (il 2015).
La strategia del Governo individua nelle reti di impresa, nella finanza innovativa e soprattutto nei Progetti di Innovazione Industriale i nuovi strumenti per garantire il riposizionamento strategico del sistema industriale italiano nell’ambito dell’economia mondiale, globalizzata e fortemente competitiva.

Si tratta di una strategia che mira ad individuare i driver fondamentali del cambiamento in un’ottica di innovazione e ad orientare conseguentemente le scelte di politica economica. L'attuazione della strategia fa leva sulla capacità di orientare il sistema produttivo verso assetti compatibili con l’evoluzione degli scenari competitivi.

Questa capacità di orientamento si esplica da un lato nell’individuazione di aree tecnologiche produttive e di specifici obiettivi di innovazione industriale da realizzare; dall’altro nella mobilitazione intorno a tali obiettivi delle amministrazioni centrali e locali, del mondo imprenditoriale, delle università, degli enti di ricerca e del sistema finanziario.

In sintesi, i Progetti di Innovazione Industriale riguardano: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per la vita, nuove tecnologie per il Made in Italy, tecnologie innovative per i beni culturali. Sono così strutturati:
  • Designazione di un Responsabile (Project Manager) per ogni Progetto Industriale 
  • Mobilitazione di una pluralità di attori per il raggiungimento degli obiettivi tecnologico-produttivi
    Imprese (piccole, medie e grandi), enti di ricerca, università e soggetti finanziari sono chiamati a partecipare ai singoli Progetti di Innovazione Industriale sulla base di specifici inviti lanciati dal Responsabile di Progetto.
  • Ridisegno degli strumenti di incentivazione per le imprese che partecipano ai PII
    L’intervento pubblico per il sostegno finanziario dei Progetti di Innovazione Industriale supera la tradizionale corrispondenza tra singolo incentivo e attività finanziabile e mira a “confezionare” dei pacchetti di agevolazioni tagliati su misura rispetto alle finalità da perseguire e alle specificità delle iniziative da realizzare.
  • Possibilità di attivare il partenariato pubblico-privato
I progetti avviati:

PII Efficienza Energetica:
Disponibile la lista delle richieste di collaborazione formulate dalle aziende che hanno aderito all'invito del Ministero dello Sviluppo Economico a presentare proposte per il Progetto di Innovazione Industriale sull’Efficienza Energetica. Per 475 delle proposte totali pervenute, le imprese hanno infatti manifestato interesse a entrare in contatto con altri potenziali partner (altre imprese, o università, centri di ricerca, partner finanziari) per poter sviluppare i loro progetti, anche in vista delle future iniziative che potranno essere oggetto del PII Efficienza energetica. Consulta la lista. È possibile anche inviare la risposta alla richiesta di collaborazione.

PII Mobilità Sostenibile
L'invito a presentare proposte progettuali è scaduto il 27 luglio 2007. I risultati della raccolta saranno valutati dal Responsabile di Progetto che presenterà al Governo il piano programmatico per indirizzare le risorse agli interventi rispondenti alle finalità del progetto.

Il Fondo per la Finanza d'Impresa ha l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito e al capitale di rischio da parte delle imprese, soprattutto di quelle medie e piccole. Saranno privilegiate le operazioni "di sistema", in grado di attivare ulteriori risorse finanziarie pubbliche e private, nonché rivolte ad una pluralità di imprese in una logica di "portafoglio" (distretti, reti, cluster, etc...). Le selezioni degli investimenti dovranno essere improntate a logiche di mercato.

I criteri e le priorità per la realizzazione delle operazioni, anche con riferimento alle imprese destinatarie ed ai programmi di spesa ammissibili, sono stabiliti di volta in volta sulla base di specifici bandi o avvisi pubblicati con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. A tali indirizzi dovranno attenersi le proposte presentate dalle banche e dagli intermediari finanziari.

Per approfondire la filosofia e gli strumenti di Industria 2015:

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