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La Commissione Europea paghera' in 30 giorni sovvenzioni ed appalti comunitari

Commissione europeaAccelerare i pagamenti delle sovvenzioni e degli appalti comunitari, anche riducendo i termini da 30 a 20 giorni per tutti quei pagamenti  che non richiedono documentazione o pratiche burocratiche complesse e che rappresentano circa 9,5 miliardi di euro. Lo ha deciso oggi la Commissione europea per aumentare i flussi di liquidità verso le piccole imprese e le autorità di gestione locali.
I pagamenti gestiti centralmente (pari all'incirca a 5,5 miliardi di euro), dovrebbero essere eseguiti in 30gg anziché 45gg, per adeguarsi anche alla direttiva sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Si tratta quindi complessivamente di circa 15 miliardi di euro di liquidità che potrebbero arrivare più velocemente ai settori della ricerca, dell'istruzione e della gioventù, dell'energia e dei trasporti.
 
Le nuove proposte prevedono che
  • saranno introdotte misure che offrano ai servizi della Commissione la possibilità di indire bandi per periodi di due anni;
  • si ricorrerà più spesso a tassi e importi forfettari per le sovvenzioni e ad appalti a gestione centralizzata;
  • sarà incentivata l'introduzione di procedure accelerate per le sovvenzioni e i contratti;
  • i servizi della Commissione saranno tenuti a riferire periodicamente in merito al conseguimento di tali obiettivi nelle loro relazioni annuali di attività.

La Commissione intende anche usare una nuova strategia per affrontare i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e autorità pubbliche e suggerisce che quest'ultime debbano dare il buon esempio pagando le loro fatture entro 30 giorni. In caso contrario sarebbero tenute a pagare interessi, una compensazione per i costi di recupero e un indennizzo forfettario pari al 5% dell'importo dovuto a decorrere dal primo giorno di ritardo del pagamento.

Nelle relazioni commerciali tra aziende permane la libera scelta contrattuale per le modailità di pagamento ma in caso di ritardi le imprese avranno il diritto di esigere interessi di mora e una compensazione dei costi di recupero; andranno comunque rese più rigorose le regole sui contratti gravemente iniqui.

La parte più interessante della strategia è nell'intenzione di dotare i creditori di reali ed efficaci strumenti di tutela per l'esercizo dei  loro diritti. L'attuazione di questa politica in Italia, purtroppo, appare piuttosto complessa causa lo stato del sistema giudiziario, che non consente a cittadini ed imprese di ottenere provvedimenti esecutivi in tempi ragionevoli.

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