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Puglia - guida per accedere a contributi per startup

Startup - Photo by tec_estromberg on Foter.com / CC BYAmmontano a 54 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione per un bando volto all'avviamento di nuove iniziative imprenditoriali di piccole dimensioni da parte di soggetti svantaggiati. Ecco tutte le informazioni per partecipare. 

Resto al Sud – come presentare domanda di finanziamento

La Regione Puglia ha attivato un avviso per sostenere coloro che intendono avviare un’iniziativa imprenditoriale nella forma della microimpresa o della piccola impresa

Chi può accedere ai finanziamenti

Per essere finanziabili, le startup devono essere partecipate almeno per la metà da soggetti appartenenti una o più di queste categorie:

  • giovani tra i 18 anni e i 35 anni;
  • donne maggiorenni;
  • soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
  • persone in procinto di perdere un posto di lavoro;
  • titolari di partita IVA in regime di mono-committenza non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 30mila euro verso non più di due differenti committenti;
  • soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
  • soci e amministratori delle imprese che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato da un bando per l'innovazione precedentemente pubblicato dall'Amministrazione pugliese, dal titolo PIN.

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Quali settori sono ammissibili

Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le microimprese e le piccole imprese che operino o che prevedano di operare in specifici settori:

  • attività manifatturiere;
  • costruzioni ed edilizia;
  • riparazione di autoveicoli e motocicli;
  • attività di bed & breakfast imprenditoriale e affittacamere;
  • ristorazione con cucina;
  • servizi di informazione e comunicazione;
  • attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • agenzie di viaggi;
  • servizi di supporto alle imprese;
  • istruzione;
  • sanità;
  • assistenza sociale non residenziale;
  • attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
  • servizi per la persona;
  • traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere;
  • commercio elettronico.

A quanto ammontano le agevolazioni

Delle risorse complessivamente stanziate, pari a 54 milioni di euro, a valere sul POR FESR-FSE 2014-2020:

  • 27 milioni sono destinati all’istituzione di uno strumento di ingegneria finanziaria, nella forma del Fondo per mutui;
  • 27 milioni serviranno all’erogazione di contributi nella forma di sovvenzione diretta.

L’aliquota del contributo varia a seconda dell’importo complessivo del programma di investimento. Per importi fino a 50mila euro, l’intensità di aiuto è del 100%. Per programmi tra i  50.000,01 euro e i 100mila euro, la quota di aiuto scende al 90%. Infine, in caso di importo superiore a 100mila euro, ma comunque pari massimo a 150 mila euro, l’aliquota cala ulteriormente, fino all’80% degli investimenti ammissibili.

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Le agevolazioni in conto impianti sugli investimenti non possono superare l’importo massimo di 120mila euro e sono costituite da:

  • un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale degli investimenti agevolati;
  • un prestito rimborsabile pari al 50% del totale degli investimenti agevolati. 

Photo by tec_estromberg on Foter.com / CC BY

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