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Ambiente, un nuovo sistema per la tracciabilita' dei rifiuti: SISTRI

Tutela ambientale - Foto di Danilo Prudêncio SilvaIl ministro dell’Ambiente, nell’audizione di fronte alla Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la cosiddetta Ecomafie, ha illustrato le nuove misure da attuare in materia di tutela ambientale, quali l'informatica per garantire la tracciabilità dei rifiuti, l'introduzione del “delitto ambientale” nel codice penale e il massimo livello di controllo per le “navi dei veleni” che potrebbero essere state affondate dalla criminalità organizzata.

In particolare, il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti ha come obiettivo, per i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, (questi ultimi quasi il 90% del totale dei rifiuti speciali) la sostituzione dell'attuale sistema cartaceo. «Una rivoluzione informatica - ha detto il ministro - anche perche' l'attuale sistema cartaceo consente di conoscere i dati relativi alla gestione dei rifiuti con circa due o tre anni di ritardo rendendoli inutilizzabili ai fini dei controlli di legalità».

A tutti gli operatori, dai produttori agli smaltitori, sarà consegnata una chiavetta Usb contenente un programma di identificazione e di carico e scarico dei rifiuti. Tutto il sistema, chiamato “Sistri” sarà collegato in rete e sarà possibile così seguire il percorso dei rifiuti speciali in tempo reale.

Il progetto si autofinanzierà perchè i diversi soggetti saranno obbligati a versare un contributo annuo e l'Italia, ha sottolineato, ''sarà il primo Paese in Europa ad attivare questo sistema».

Sul fronte degli eco-reati, nei primi mesi del 2010 sarà presentato un decreto legislativo che condurrà all'introduzione nel nostro codice penale dei delitti ambientali.

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