Industria green: Fondo sovrano europeo entro l’estate
Lo ha annunciato oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von per Leyen, durante la presentazione del Green Deal Industrial Plan, il nuovo piano industriale europeo.
Cosa prevede il Green Deal Industrial Plan
Dando seguito a quanto già anticipato il 17 gennaio durante il World Economic Forum 2023 di Davos, la numero uno dell’Esecutivo UE ha illustrato il 1° febbraio la cornice in cui si inserisce l’European Sovereignty Fund, che verrà presentato entro l’estate.
Fondo sovrano europeo: perché? La risposta UE all’IRA made in USA
Già annunciato a settembre durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione, insieme alla legge europea sulle materie prime critiche, il Fondo sovrano contribuirà a rafforzare la competitività del mercato unico, puntando sull’autonomia strategica dell’Unione europea.
Con l’European Sovereignty Fund l'UE intende sostenere la propria politica industriale puntando sulla transizione verde e digitale, in risposta sia alla crisi energetica che all'Inflation reduction act (IRA) degli Stati Uniti.
Quest'ultimo, firmato da Joe Biden lo scorso agosto, prevede importanti investimenti per affrontare il cambiamento climatico puntando sulle energie rinnovabili, con un pacchetto di incentivi da 369 miliardi di euro a favore delle imprese che utilizzano prodotti made in USA o che producono negli Stati Uniti.
L'IRA statunitense ha destato l'allarme dell'UE, che teme effetti distorsivi sui mercati internazionali a danno delle imprese europee.
European Sovereignty Fund: un tassello del piano industriale green dell’UE
Questo nuovo strumento si inserisce nell’ambito del Green Deal Industrial Plan - presentato all’inizio di febbraio dalla Commissione europea - che si articola su 4 pilastri:
- normativo, con l'arrivo di una nuova legge europea a sostegno delle tecnologie verdi, il Net-Zero Industry Act, propedeutico per favorire la transizione verso un'economia sostenibile e a basso impatto ambientale.
- finanziario, con l'adeguamento temporaneo delle regole sugli aiuti di Stato con procedure più semplici e veloci, l’utilizzo dei fondi europei esistenti e l'European Sovereignty Fund
- competenze dei lavoratori
- commercio internazionale e resilienza delle catene di approvvigionamento
Il Fondo sovrano europeo rappresenta quindi un tassello del ‘pilastro finanziario' del nuovo piano industriale europeo, che - per sostenere gli investimenti green nell’UE - farà leva in una prima fase sulle risorse già esistenti, come REPowerEU, InvestEU e Innovation Fund.
Si tratta di una “soluzione ponte” che la Commissione UE intende mettere in piedi nel breve termine insieme agli Stati membri per fornire un “supporto veloce e mirato” agli investimenti per la transizione verso un’industria a zero emissioni.
Nel medio termine, invece, Bruxelles intende fornire una “risposta strutturale” con il Fondo sovrano europeo, che avrà il compito di incrementare le risorse finanziarie per rafforzare la competitività dell'industria europea puntando sugli investimenti in ricerca e innovazione e su progetti industriali strategici.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale, la von del Leyen ha riconfermato a inizio febbraio che la proposta della Commissione UE sul nuovo strumento arriverà entro l’estate in concomitanza con la revisione di medio termine del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.
Al momento restano ancora ‘fumosi’ i contorni sui meccanismi di finanziamento del Fondo sovrano europeo, che - stando alle prime ipotesi - potrebbe erogare sia sovvenzioni che prestiti, ma è tutto da definire, anche alla luce delle resistenze già manifestate dai cosiddetti paesi frugali (tra cui Germania e Paesi Bassi) alla costituzione di un nuovo strumento.
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