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Salva Mare: priorità nei bandi ai pescatori che raccolgono rifiuti

Pesca: Salva Mare e finanziamenti BEI - photo credit: Free-photosIn base al decreto attuativo della legge Salva Mare pubblicato dal Masaf, i pescatori che conferiranno i rifiuti accidentalmente pescati in mare presso gli impianti portuali di raccolta avranno accesso prioritario ai finanziamenti del FEAMPA, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2021-2027.

PO FEAMPA 2021-27: ok al decreto di riparto dei fondi europei per la pesca

La legge Salva Mare n. 60-2022, in vigore dal 25 giugno dello scorso anno, promuove il risanamento dell’ecosistema marino, l’economia circolare e la corretta gestione dei rifiuti, prevenendone l'abbandono in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e premiando i pescatori che conferiscono gratuitamente i rifiuti pescati accidentalmente presso l’impianto portuale di raccolta o, dove non presente, in apposite strutture di raccolta, anche temporanee, allestite dai Comuni in prossimità degli ormeggi. 

Cosa prevede la Legge Salva Mare

Grazie a questa legge, i pescatori non sono più costretti a rigettare in mare i rifiuti, ma possono separarli dal pescato e creare le condizioni per avviarli al ricicloIl testo ammette la raccolta anche mediante sistemi di cattura dei rifiuti, purché non interferiscano con le funzioni eco-sistemiche dei corpi idrici, e nell’ambito di specifiche campagne di pulizia organizzate su iniziativa diretta dell’autorità competente o, previa istanza presentata all’autorità competente, da parte dei soggetti terzi promotori delle campagne.

Nel provvedimento rientra anche la gestione delle biomasse vegetali, derivanti da piante marine o alghe, che si depositano naturalmente sul lido del mare e sull’arenile. Oltre al mantenimento in loco e al trasporto a impianti di gestione dei rifiuti, la legge Salva Mare autorizza la reimmissione nell’ambiente naturale, anche mediante il riaffondamento in mare o il trasferimento nell’area retrodunale o in altre zone comunque appartenenti alla stessa unità fisiografica, a condizione che prima vengono separati dal materiale organico la sabbia ed eventuali rifiuti di origine antropica.

La legge stanzia inoltre 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 per finanziare l'introduzione di soluzioni volte a ridurre l’impatto dell’inquinamento marino derivante dai fiumi. In particolare, le Autorità di bacino distrettuali potranno prevedere misure sperimentali nei corsi d’acqua dirette alla cattura dei rifiuti galleggianti, compatibili con le esigenze idrauliche e di tutela degli ecosistemi.

Oltre a campagne di sensibilizzazione e informazione sulle modalità di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati o volontariamente raccolti, rivolte ai pescatori e agli operatori del settore, la legge prevede la promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di attività sull'importanza della conservazione dell'ambiente e, in particolare, del mare e delle acque interne, e sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti.

Per approfondire: Partenariato blue economy: le novità sulla call SBEP 2023 e il bando PNRR

Le premialità in arrivo per i pescatori: accesso prioritario ai bandi FEAMPA

La legge ha affidato ad un apposito decreto ministeriale, emanato dal Ministero dell'Agricoltura di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, e ora atteso in Gazzetta ufficiale dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti avvenuta nei giorni scorsi, il compito di individuare le misure premiali nei confronti dei comandanti dei pescherecci che conferiscono i rifiuti raccolti nel rispetto delle modalità previste. Misure che, tuttavia, in base alla legge 60-2022, non possono avere natura economica.

Il decreto interministeriale stabilisce quindi che i comandanti dei pescherecci non riceveranno direttamente degli incentivi per aver conferito i rifiuti pescati accidentalmente, ma - previa presentazione di un'apposita istanza - potranno beneficiare di un accesso prioritario ai bandi e ai finanziamenti del PO FEAMPA 2021-2027, il Programma operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Tale priorità rispetto agli altri aspiranti beneficiari sarà riconosciuta solo a condizione che le modalità di raccolta dei rifiuti impiegate non abbiano comportato pregiudizio alla tutela dell'ecosistema marino o alla sicurezza della navigazione. A determinare l'accesso prioritario ai fondi europei concorrerà inoltre il peso dei rifiuti conferiti.

Criteri e modalità di fruizione di tale priorità saranno oggetto di un ulteriore decreto Masaf, a firma del Direttore generale Pesca e Acquacoltura.

Consulta il testo della legge Salva Mare 60-2022 nella Gazzetta ufficiale del 10 giugno 2022

Consulta il decreto interministeriale n. 246750-2023

Photo credit: Free-photos

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