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7,5 milioni ai Piccoli Comuni: al via le domande

Piccoli Comuni: Photocredit: claude_star da PixabayE’ diventato operativo il Programma da 7,5 milioni di euro per realizzare interventi infrastrutturali nei Piccoli Comuni, previsto dallo Sblocca Cantieri. Con la pubblicazione del decreto direttoriale che disciplina le modalità di presentazione dei progetti, si sono ufficialmente aperti i termini per l’invio delle domande di finanziamento da parte dei Comuni.

Sblocca Cantieri: pubblicato in Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato l’11 novembre scorso sul sito del Ministero il Decreto Direttoriale 14472/2019 che disciplina le modalità per la presentazione dei progetti per i quali i piccoli Comuni - quelli cioè con meno di 3.500 abitanti - richiedono il finanziamento da parte del MIT.

Via libera, quindi, al Programma di interventi previsto dal DL Sblocca Cantieri che prevede il completamento o la realizzazione di quelle opere infrastrutturali di immediata canteribalibilità per cui il Governo ha messo da parte un tesoretto di 7,5 milioni di euro. Le risorse derivano, infatti, da precedenti programmi - sempre destinati ai piccoli Comuni - che non erano state spese del tutto.

Dopo la pubblicazione a inizio mese del DM n. 440 del 3 settembre 2019 con cui, tra le altre cose, è stata stabilita anche la lista di Comuni che possono richiedere il finanziamento statale, il Decreto direttoriale pubblicato l’11 novembre fissa il termine del 11 dicembre 2019 come ultimo giorno per l’invio delle domande. 

Piccoli Comuni - firmato il DM da 7,5 milioni per le infrastrutture

Chi sono in beneficiari e quali opere saranno finanziate

Grazie ai fondi del MIT, le amministrazioni comunali potranno procedere con la realizzazione di interventi infrastrutturali immediatamente cantierabili tra cui figurano:

  • la manutenzione straordinaria di strade;
  • l’illuminazione pubblica;
  • la realizzazione di strutture pubbliche comunali;
  • l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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La lista dei Comuni ammessi a presentare domanda - allegata al DM - è stata redatta tenendo conto:

  • dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (I.V.S.M.) superiore alla media nazionale;
  • del maggior grado di urbanizzazione.

Dall’elenco sono stati esclusi i comuni già destinatari di finanziamento con i programmi infrastrutturali “Nuovi Progetti di Interventi” o “6000 Campanili”.

I fondi: quanto sarà finanziato a ciascun comune

Per poter accedere ai fondi, i Comuni dovranno presentare richiesta di contributo allegando il progetto esecutivo (o nei casi previsti dalla legge quello definitivo) dell’opera che si intende realizzare, assieme anche a tutti i pareri necessari per procedere con l’immediata cantierabilità dell’intervento.

Più nello specifico le domande dovranno essere presentate tramite PEC contenente, oltre al progetto, anche la delibera di Giunta Comunale con: 

  • a) l’approvazione del progetto, dell’elenco elaborati e del quadro economico relativo all’intervento oggetto della richiesta di finanziamento;
  • b) l’elenco dei pareri, permessi e nulla osta propedeutici all’approvazione e all’avvio dell’intervento con indicazione degli estremi di acquisizione; 
  • c) la dichiarazione della rispondenza dell’intervento proposto alle finalità del programma ministeriale con specifico riferimento al requisito dell’immediata cantierabilità dei lavori e con indicazione della qualificazione tecnico giuridica dell’intervento ai sensi dell’art.3 del D.P.R 380/2001; 
  • d) la nomina del Responsabile del Procedimento ai sensi della legge 241/90 e del D.lgs. 50/2016; 
  • e) l’indicazione, ai fini dell’accreditamento delle erogazioni, del codice IBAN del conto corrente della Tesoreria Provinciale dello Stato competente per territorio o, nei casi previsti dalla legge, del conto corrente della Tesoreria Comunale.

Ricevute le richieste, il Ministero le valuterà in un mese, pubblicando poi, nei successivi dieci giorni, gli elenchi dei progetti approvati.

Per quanto riguarda gli importi, invece, il costo degli interventi da finanziare dovrà essere pari ad un massimo di 200mila euro, di cui fino a 150mila per lavori e fino a 50mila per somme a disposizione.

Una volta approvato il progetto, le risorse saranno erogate nel modo seguente:

  • il 50% come anticipo;
  • il restante 50% a saldo, dopo l’aggiudicazione dei lavori, che deve avvenire entro 90 giorni dal Decreto di erogazione del primo 50%.

I lavori dovranno terminare entro 365 giorni dalla data di erogazione del saldo.

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> Consulta il DM n. 400 del 3 settembre 2019

Photocredit: claude_star da Pixabay

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