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Startup e PMI innovative: operativo l'EIC Fund per progetti ad alto rischio

Eic fundCon la nomina di un fund manager esterno, dovrebbero sbloccarsi i ritardi accumulati per l’attivazione dell'EIC Fund, il fondo incaricato di gestire la parte di investimenti in equity prevista nell’ambito dell’EIC Accelerator.

Guida allo European Innovation Council 

Istituito dalla Commissione UE e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) nel 2020, l’EIC Fund si rivolge alle PMI e alle startup a vocazione fortemente innovativa che hanno presentato progetti nell’ambito dell’EIC Accelerator, lo strumento dell’European Innovation Council per innovazioni che richiedono finanziamenti consistenti e rischiosi.

Per approfondire: Guida ai fondi europei dell'EIC Accelerator per startup e PMI innovative

L’EIC fund diventa operativo. In arrivo finanziamenti per PMI e startup

A fine settembre la Commissione europea ha individuato la società - AlterDomus Management Company S.A. (con sede in Lussemburgo) - che rivestirà il ruolo di fund manager esterno, incaricato di prendere le decisioni di investimento relative alle circa 140 startup e PMI selezionate finora dall’EIC Accelerator.

Si tratta di un passaggio importante, che permetterà di sbloccare i ritardi accumulati finora a causa dei disaccordi per la gestione dell’EIC Fund.

Come riportato da ScienceBusiness, nei mesi scorsi la 'natura mista' del supporto finanziario previsto dall’EIC Accelerator - che combina sovvenzioni e investimenti in equity (blended finance) - ha sollevato diverse questioni, legate alla grande novità di questo strumento.

Per la prima volta infatti la Commissione europea - grazie all’EIC Fund - può effettuare investimenti in equity nelle società, con quote di partecipazione previste dal 10% al 25% nelle startup. 

Tuttavia il Consiglio europeo per l’innovazione si è reso conto di non riuscire a gestire le decisioni relative alle centinaia di progetti di investimento che le imprese puntualmente presentano ad ogni cut-off date dell’EIC Accelerator.

Da questa situazione sono scaturiti una serie di ritardi nell’accesso ai fondi europei da parte delle imprese, che hanno dovuto fare i conti con le difficoltà economiche del caso.

Con la nomina del fund manager esterno i ritardi dovrebbero ora rientrare, anche se non a tutti convince questa nuova 'gestione indiretta' dell’EIC Fund. Nella sua veste originaria, infatti, l’investitore principale del fondo doveva essere la Commissione UE, mentre con il nuovo assetto - che si finalizzerà entro la fine dell’anno - la palla dovrebbe passare alla BEI.

Nel dettaglio, il nuovo assetto prevede che:

  • AlterDomus Management Company S.A, in qualità di fund manager esterno prenderà le decisioni di investimento sulle imprese, dopo il processo di selezione dell'EIC Accelerator e di due diligence della BEI. Il gestore del fondo dovrà attenersi alle Investment Guidelines dell'EIC Fund e beneficerà anche di un comitato consultivo di esperti. Le prime decisioni di investimento dovrebbero essere prese nel mese di ottobre, mentre altre saranno completate nei prossimi mesi. La Commissione UE non sarà rappresentata nel comitato di investimento di AlterDomus, ma potrà esprimere le proprie preoccupazioni e opinioni in un comitato consultivo separato composto da esperti di mercato. La Commissione avrà due osservatori per garantire che la visione dell'UE per le startup non vada persa;
  • l'EIC e l'Agenzia esecutiva per le PMI (EISMEA) continueranno a gestire il processo di candidatura e di valutazione per l'EIC Accelerator, per fornire il supporto in termini di finanziamento e di servizi di accelerazione alle aziende selezionate e garantire un approccio coordinato con gli investimenti dell'EIC Fund per massimizzare le possibilità di successo delle aziende;
  • l'EIC Board fornirà una consulenza indipendente di alto livello sulla strategia e sull'attuazione dell'EIC.

Inoltre, per velocizzare l'erogazione della componente sovvenzione (grant), la Commissione UE ha adottato una nuova regola: non è più necessario approvare i finanziamenti dell'EIC Accelerator a livello di Collegio.

In questo modo si ridurranno i tempi tra la presentazione della domanda di finanziamento e il ricevimento della prima sovvenzione, avvicinandosi all'obiettivo di 5 mesi fissato dall'EIC Board.

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