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Confindustria-Intesa San Paolo: finanziamenti per 150 miliardi alle imprese italiane

Finanziamenti imprese - Foto di Malte Luk da PexelsCompetitività, innovazione e sostenibilità sono le tre parole chiave dell'accordo, diretto a sostenere, in coerenza con il PNRR, l’evoluzione del sistema produttivo su tre driver fondamentali per la crescita.

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A siglare l'intesa, che consolida una collaborazione più che decennale tra la banca e l'associazione degli industriali in materia di accesso al credito, sostegno alle filiere produttive, all'innovazione e all'internazionalizzazione, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo. Collaborazione che ha consentito di supportare decine di migliaia di imprese e PMI con credito per oltre 200 miliardi di euro, cui ora si aggiungono risorse fresche per 150 miliardi di euro.

“Il plafond di 150 miliardi messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal PNRR, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l’intero Paese”, ha affermato Bonomi.

“Il nostro Paese registra una ripresa consistente e superiore rispetto alla media europea. Ora la vera sfida, anche alla base di questo accordo, è far sì che tale ripresa si consolidi nel tempo e sia diffusa, dando vita ad una economia strutturalmente più robusta, in grado di sostenere livelli di crescita del Pil stabilmente maggiori di quelli cui siamo abituati”, ha aggiunto Messina, sottolineando che “il plafond, attivato per la fase di rilancio e per l’indispensabile transizione ecologica e tecnologica in cui ogni comparto industriale è coinvolto, rientra nell’impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi da qui al 2026, di cui 270 miliardi per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale”.

Le iniziative del piano di Confindustria e Intesa San Paolo a sostegno delle imprese

Intesa Sanpaolo e Confindustria propongono un piano strategico volto ad accelerare il rilancio dell’economia reale italiana, mettendo al centro le competenze e le persone, lungo le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Quattro gli ambiti di intervento:

Digitalizzazione e innovazione: per affrontare la transizione digitale e garantire una crescita sostenibile e duratura, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie. Nell’ambito del nuovo Accordo, sarà centrale l’impegno a supportare i nuovi investimenti, così come la consulenza per cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021;

Sostenibilità: Intesa Sanpaolo e Confindustria intendono imprimere massimo impulso e sostegno ai processi di transizione delle imprese verso un’economia digitalizzata e green per renderle sostenibili e resilienti, agevolando l’adozione di strategie di crescita fondate sulla sostenibilità e sull’evoluzione verso il modello della circular economy. In particolare, Intesa Sanpaolo ha attivato un plafond per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti sostenibili, che si affianca a un plafond destinato agli investimenti in Circular Economy;

Rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale: per accompagnare le imprese in questa fase di ripresa e di rilancio economico è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow e a promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria dell’impresa. Un obiettivo che il nuovo Accordo si propone di centrare favorendo la diffusione di una cultura aziendale più attenta alla diversificazione delle fonti finanziarie e al corretto bilanciamento tra debito e capitale di rischio, attraverso la valorizzazione delle coperture pubbliche;

Valorizzazione del ruolo delle filiere: l’Accordo prosegue la collaborazione già avviata con Confindustria anche con il protocollo specifico nell’ambito del programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, che sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti. In un mercato e in un contesto di rilancio come quello attuale, il rapporto di filiera può diventare uno straordinario moltiplicatore e facilitatore per l’accesso al credito da parte delle imprese minori, facendo leva sulla forza e solidità dei champion del Made in Italy e del loro merito di credito, di cui possono beneficiare tutti i fornitori. Dall’avvio del programma nel 2015, Intesa Sanpaolo ha sostenuto oltre 780 filiere, coinvolgendo circa 20 mila fornitori con un giro d’affari complessivo di 90 miliardi di euro.

Trasversale a questi macro ambiti è la rilevanza riconosciuta da Intesa Sanpaolo e Confindustria alle capacità manageriali e delle competenze dei dipendenti come fattori di successo determinanti per la competitività delle imprese. Da qui l'impegno ad adottare e promuovere, sempre nell'ambito dell'accordo, azioni a sostegno dell’occupazione, della formazione e della continuità aziendale, in particolare della gestione del passaggio generazionale, incentivando l’imprenditoria femminile e lo smart working.

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