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Reddito di cittadinanza addio, pronta la piattaforma per richiedere l'Assegno di inclusione

Assegno di inclusione - Foto di cottonbro da PexelsA partire da domani sarà attiva la nuova piattaforma SIISL, acronimo di Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, che permetterà l'accesso all'Assegno di inclusione, la misura di welfare che sostituirà il Reddito di cittadinanza a partire dal prossimo anno.

Reddito di cittadinanza, le nuove regole nella legge di Bilancio 2023

In considerazione dell'addio al Reddito di cittadinanza, stabilito dalla legge di Bilancio 2023, il Governo Meloni ha definito nel decreto Lavoro (DL n. 48-2023, convertito con modificazioni in legge n. 85-2023) due nuove disposizioni per sostituire quello che finora è stato il principale strumento di contrasto alla povertà a livello nazionale. 

La prima, che sarà operativa dal 1° settembre, è il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL): una misura di attivazione al lavoro, che prevede l'erogazione di un contributo a favore di coloro che partecipano a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.

Parallelamente, partirà il 1° gennaio 2024 l'Assegno di inclusione (ADI). Si tratta di un nuovo aiuto economico e di inclusione sociale e professionale, destinato a una platea limitata di cittadini e con caratteristiche più restrittive rispetto al precedente RdC.

Ecco una guida al nuovo strumento utile a contrastare le difficoltà economiche delle famiglie italiane, aggravate dal caro energia legato al conflitto Russia-Ucraina. 

Le regole dell'Assegno di inclusione (ADI)

Assegno di inclusione: a chi spetta il nuovo sostegno al reddito?

L'Assegno di inclusione è una "misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro".

Lo strumento prevede l'erogazione di un sussidio economico rivolto ai nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne o di soggetti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza.

Per essere riconosciuti come beneficiari dell’aiuto, questi soggetti devono essere in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche.

Nello specifico, le famiglie, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, devono rispettare le seguenti condizioni:

Requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno

  • il richiedente deve essere cittadino europeo o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure titolare dello status di protezione internazionale;
  • residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo;
  • residente in Italia (requisito esteso anche ai componenti del nucleo familiare che rientrano nel parametro della scala di equivalenza).

Requisiti relativi alla condizione economica

  • il nucleo familiare del richiedente deve avere un valore ISEE valido non superiore a 9.360 euro;
  • un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza corrispondente (in caso di nucleo composto interamente da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone con almeno 67 anni e da altri familiari disabili o non autosufficienti, la soglia sale a 7.560 euro annui moltiplicata per la scala di equivalenza);
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell'imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000, euro, incrementati di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo (questi massimali sono incrementati di altri 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente).

Requisiti relativi al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita

  • nessun componente del nucleo deve risultare intestatario o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti;
  • nessun componente del nucleo deve risultare intestatario o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto o aeromobili;
  • non essere stati sottoposti a misura cautelare o di prevenzione e non essere stati condannati in via definitiva nei dieci anni precedenti la richiesta.

Il parametro della scala di equivalenza, corrispondente a una base di garanzia di inclusione per le fragilità che caratterizzano il nucleo, è pari a 1 ed è incrementato fino a un massimo di 2,2 e ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Nel percorso parlamentare per la conversione in legge del dl Lavoro, è stato introdotto anche un ulteriore incremento relativo ai componenti adulti in condizione di grave disagio bio-psico-sociale inseriti in programmi di cura e assistenza.

ADI - Fonte: Ministero del Lavoro

Parallelamente, viene tutelato anche il ruolo delle donne vittime di violenza di genere. Queste donne, infatti, possono costituire nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini ISEE per l’accesso all’Assegno di inclusione e potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati. 

Gli importi dell'Assegno di inclusione

Il beneficio economico dell'Assegno di inclusione su base mensile non potrà avere un importo inferiore a 480 euro all’anno, esenti da IRPEF.

I nuclei familiari beneficiari potranno ricevere fino a 6.000 euro annui, quindi 500 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il limite sale a 7.560 euro annui nel caso di nucleo familiare composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o disabili.

A questi si aggiunge un ulteriore contributo per l’affitto di massimo 280 euro mensili

Il sussidio verrà erogato ogni mese, per un periodo massimo di 18 mesi, e potrà essere rinnovato per un ulteriore anno. L’importo spettante sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato 'Carta di inclusione'. 

Assegno di inclusione: come richiederlo?

A proposito delle modalità di accesso al beneficio, l’Assegno di inclusione può essere richiesto presentando l’apposita domanda in modalità telematica all’INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste.

In alternativa, la richiesta può essere presentata presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), che abbiano stipulato una convenzione con l'Istituto. 

Patto di attivazione digitale e Percorso di inclusione

Per beneficiare del sussidio, i nuclei familiari dovranno sottoscrivere un patto di attivazione digitale e presentarsi ogni tre mesi presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego per aggiornare la propria posizione.

Patto attivazione digitale - Fonte: Ministero del Lavoro

Le famiglie, inoltre, dovranno aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.

I soggetti 'occupabili', cioè coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e non sono considerati 'fragili', perdono il beneficio se rifiutano un’offerta di lavoro che:

  • sia riferita a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato senza limiti di distanza su tutto il territorio nazionale;
  • sia riferita a un rapporto di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno;
  • preveda una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi;
  • si riferisca a un contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista più di 80 km dal domicilio del soggetto o sia raggiungibile in non oltre 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico;

Esclusivamente in caso di nuclei familiari con figli under 14, l'obbligo di accettare il contratto - anche a tempo indeterminato - scatta solo entro una distanza lavoro-domicilio di 80 Km o entro un limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.

Al fine di consentire l'attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari dell'ADI e per favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro, è stato istituito il Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (SIISL), una piattaforma informatica nazionale operativa dal 1° settembre 2023. 

Bonus assunzione beneficiari dell'Assegno di inclusione

Oltre ad introdurre l'Assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro, il decreto Lavoro ha previsto anche altri due incentivi per favorire l'occupazione: il primo è riservato ai datori di lavoro che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione, il secondo è rivolto alle agenzia per il lavoro e gli altri enti di mediazione che contribuiscono all'assunzione di persone con disabilità

Al pacchetto delle agevolazioni legate all'attivazione di chi riceve il sostegno al reddito si aggiunge anche un bonus per i beneficiari dell’Assegno di inclusione che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro il primo anno di fruizione del sostegno.

Per approfondire: Esonero contributivo per assunzione beneficiari Assegno di inclusione: come funziona

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