La Carta acquisti per la spesa vale anche come bonus carburante
Buone notizie per le famiglie interessate alla nuova carta risparmio spesa 2023. Con il decreto Energia approvato il 25 settembre, il Consiglio dei ministri ha rifinanziato il bonus spesa con 100 milioni di euro e ne ha allargato l'operatività: la Carta "Dedicata a te" potrà essere utilizzata non solo per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità, ma anche come bonus carburante.
Come ottenere la Carta acquisti 2023 per spesa, farmaci e caro bollette
Un apposito decreto stabilirà funzionamento e importo del nuovo bonus carburanti, che verrà accredito ai titolari del bonus spesa direttamente sulla Carta "Dedicata a te".
Cos'è e a chi spetta la Carta risparmio spesa 2023
La legge di Bilancio 2023 ha istituito un Fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023, per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15mila euro, rimandando a un provvedimento del Ministero dell'Agricoltura, di concerto con il MEF, le modalità attuative.
Questo provvedimento, firmato il 18 aprile e pubblicato il 12 maggio scorso in Gazzetta ufficiale, ha definito il funzionamento della misura e i nuclei familiari in stato di bisogno destinatari del bonus spesa: un contributo destinato all’acquisto di soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, da spendere presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, purchè aderenti all'apposita convenzione con il Ministero, e rivolto ai cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano, iscritti all’Anagrafe comunale e in possesso di una certificazione ISEE in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15mila euro annui.
Il decreto del 18 aprile ha individuato anche le esclusioni: il contributo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del decreto di attuazione della misura includano titolari di Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Allo stesso modo, il bonus non spetta ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
- NASPI, cioè la Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego
- Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni-CIG;
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Il decreto ha previsto la concessione di un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo pari ad 382,5 euro, che può essere eventualmente incrementato in caso di risorse residue.
Con il decreto-legge Energia varato dal CdM del 25 settembre il quadro cambia: il Governo ha infatti rifinanziato la misura con ulteriori 100 milioni di euro, portando la dotazione complessiva a 600 milioni. E ha stabilito che la carta acquisti potrà essere utilizzata, oltre che per la spesa, anche come bonus carburante. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli: "le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale", si legge in una nota del Ministero dell'Economia pubblicata dopo il Consiglio dei Ministri.
Per approfondire: Assegno di inclusione, ecco le regole del "nuovo" Reddito di cittadinanza
Carta acquisti per la spesa: come funziona
Il decreto di aprile ha previsto l'assegnazione di un milione e 300mila carte acquisti.
In pratica, a ciascun Comune è assegnato, per l’individuazione dei relativi beneficiari, un numero di carte calcolato per una quota pari al 50% in proporzione alla popolazione residente e per il restante 50% in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite medio di ciascun Comune ed il valore del reddito pro capite medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. Da una parte, quindi, c'è il numero di carte che ciascun Comune può erogare; dall'altra, i Comuni ricevono dall’INPS l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti delle carte loro assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dalla stessa INPS, dando priorità ai nuclei con indicatore ISEE più basso e:
- in primo luogo ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009,
- in seconda battuta ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005,
- infine ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.
Successivamente, l’INPS mette a disposizione dei Comuni, attraverso un applicativo web, unitamente alle relative istruzioni operative, le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti secondo i criteri di priorità sopra indicati.
I Comuni devono quindi verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e sulla base del numero di carte loro assegnate attribuire le carte che eventualmente residuano, selezionando gli ulteriori beneficiari tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali.
Gli elenchi definitivi dei beneficiari, che devono essere consolidati dai Comuni entro 15 giorni dalla pubblicazione delle liste dell'INPS, devono essere inviati da ciascun Ente all'Istituto nazionale di previdenza sociale, che li trasmette in via telematica a Poste Italiane per la messa a disposizione delle carte, tramite la società controllata Postepay. Sempre ai Comuni spetta comunicare agli interessati l’assegnazione del beneficio e le modalità di ritiro delle carte.
Per accedere al bonus, quindi, i beneficiari non devono presentare alcuna domanda. Il contributo viene erogato attraverso delle carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili Postepay, che i beneficiari devono ritirare presso gli uffici postali abilitati al servizio, una volta ricevuta la comunicazione di ammissione all'aiuto da parte del Comune di residenza.
Le prima carte sono state rese operative a partire dal 18 luglio e rese fruibili, pena la decadenza del beneficio, solo in caso di primo pagamento entro il 15 settembre 2023.
Consulta il decreto Masaf-MEF del 18 aprile 2023 sulla nuova carta acquisti per generi alimentari
I chiarimenti INPS sul bonus spesa
Con il messaggio n. 1958 del 26 maggio 2023, l'INPS ha fornito le indicazioni operative circa la nuova carta solidale per gli acquisti di beni di prima necessità, per la quale i beneficiari, questa volta, non devono presentare domanda.
Successivamente, con il messaggio n. 2188 del 13 giugno 2023, l'Istituto ha attivato il servizio online per i Comuni con le liste dei beneficiari della carta risparmio spesa 2023. Con il rilascio della piattaforma si è dato inizio alla prima fase per l'ottenimento del bonus.
Il messaggio n. 2373 del 26 giugno 2023 ha invece introdotto delle nuove funzionalità - "deselezione beneficiario", "trasferimento nucleo", "blocca nucleo-trasferito" - per la gestione, verifica e consolidamento degli elenchi dei beneficiari. Lo stesso provvedimento ha prorogato al 5 luglio il termine per il consolidamento delle liste dei beneficiari, specificato le modalità di rielaborazione delle graduatorie per ogni Comune e definito le nuove tempistiche procedurali relative alla misura.
Il completamento delle elaborazioni relative alla produzione delle liste definitive dei beneficiari della Carta dedicata a te è stato comunicato dall'INPS con il messaggio n. 2723 del 19 luglio 2023.
Successivamente, con il messaggio n. 3005 del 24 agosto 2023, l'Istituto ha comunicato che residuano 5.520 carte ancora da assegnare e fissato al 31 agosto 2023 il termine ultimo per consolidamento delle liste dei nuovi beneficiari, tramite scorrimento delle rispettive graduatorie, da parte dei Comuni.
Photo credit: Gustavo Fring