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Supporto formazione e lavoro: come ottenere il bonus di 350 euro dal 1° settembre

Supporto lavoro e formazione - Foto di Jopwell da PexelsÈ pronto a partire il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, una delle due misure di sostegno economico, inclusione sociale e avviamento all'occupazione introdotte dal decreto Lavoro (DL n. 48-2023, convertito con modificazioni in legge n. 85-2023), in sostituzione del Reddito di cittadinanza. 

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Con la pubblicazione delle istruzioni INPS vengono stabilite le modalità di accesso e di fruizione del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e della piattaforma necessaria per l'attivazione della misura di welfare - ossia il Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e lavorativa (SIISL).

La circolare n. 77-2023 dell'Istituto rappresenta l'ultimo tassello in vista dell’apertura della procedura di richiesta prevista per il 1° settembre 2023. Le regole operative, infatti, erano state definite in prima battuta dai decreti attuativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 198 del 25 agosto 2023.

Dai requisiti per ottenere l'indennità alle modalità di richiesta del bonus, ecco cosa c'è da sapere sulla nuova misura che mira a favorire la formazione continua e l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa. 

Le regole del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL)

Cos'è e a chi spetta il Supporto formazione e lavoro?

Il Supporto per la formazione e il lavoro è una misura di attivazione al lavoro che prevede l'erogazione di un sussidio a coloro che partecipano a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro, di progetti di servizio civile universale e di progetti utili alla collettività.

Il SFL può essere richiesto dai singoli componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6mila euro annui, e che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione (ADI).

Il contributo può essere richiesto anche dai componenti dei nuclei che percepiscono l’assegno di inclusione e che decidono di partecipare ai percorsi pur non essendo sottoposti agli obblighi previsti, purché non vengano calcolati nella scala di equivalenza.

I soggetti interessati a richiedere il beneficio, inoltre, dovranno rispettare anche i criteri specificati dal decreto Lavoro (art. 2, comma 2, ad esclusione della lettera b), numero 1, del DL n. 48/2023) e previsti anche per l’ADI, cioè requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno e requisiti economici.

Il SFL è incompatibile con RdC, Pensione di cittadinanza e ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. 

Dall'INPS alla piattaforma SIISL: come richiedere il Supporto formazione e lavoro 2023?

Per poter accedere al Supporto per la formazione e il lavoro sarà necessario inviare a partire dal prossimo 1° settembre una domanda all’INPS, in modalità telematica attraverso il sito dell'Istituto oppure rivolgendosi ai Patronati

In alternativa, per inoltrare la richiesta sarà possibile rivolgersi ai CAF. Tuttavia, per approfittare di questo servizio bisognerà attendere il 1° gennaio 2024.

Il cittadino dovrà poi registrarsi al Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e lavorativa (SIISL), il canale per l’accesso alle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, di contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale delle fasce deboli introdotte dal decreto Lavoro 2023. Questo passaggio darà il via a quello che viene definito il 'percorso di attivazione'. 

Se l’esito della domanda sarà positivo, l'utente dovrà accedere sulla piattaforma SIISL e sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD), che diventerà operativo dopo la verifica dei requisiti e l’esito positivo della domanda.

Nel patto bisognerà fornire le informazioni essenziali per la presa in carico e individuare almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione per l’attivazione al lavoro e per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato.

Inoltre, il richiedente compilerà la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e sarà tenuto a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente o altro individuato, per la stipula del patto di servizio personalizzato.

Dopo la sottoscrizione del patto, il beneficiario potrà ricevere offerte di lavoro e usufruire di servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro attraverso SIISL. Allo stesso modo potrà essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali.

L’interessato, inoltre, potrà individuare autonomamente progetti di formazione sempre tramite la piattaforma SIISL. Nel caso in cui il beneficiario abbia già un patto di servizio personalizzato attivo o rientri tra i soggetti già coinvolti in programmi e azioni di politica attiva, il patto di servizio personalizzato viene aggiornato oppure integrato.

La partecipazione alle misure di attivazione lavorativa determina il diritto all’indennità mensile di 350 euro. Questo importo è erogato, mediante bonifico mensile da parte dell'INPS, per tutta la durata dell'attività nel limite massimo di 12 mensilità

I beneficiari sono tenuti ad accettare la prima offerta di lavoro congrua che ricevono. Il beneficio viene sospeso in mancanza di conferma, almeno ogni 90 giorni, dell’adesione alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate ai servizi competenti. 

I chiarimenti INPS e le FAQ relative al Supporto per la formazione e il lavoro

Sia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che l’INPS hanno reso note le prime informazioni essenziali per accedere alla nuova misura di inclusione sociale e lavorativa. 

Nello specifico, sul sito del dicastero sono presenti due aree dedicate del portale istituzionale relative al Supporto per la formazione e il lavoro e alla piattaforma SIISL.

Parallelamente, sono state anche pubblicate le FAQ nelle quali sono riportate anche alcune indicazioni per la gestione della fase transitoria. Tra queste informazioni sono comprese quelle per coloro che sono già stati presi in carico dai centri per l'impiego e per coloro che, entro il 31 ottobre, potranno ricevere, da parte dei servizi sociali, la comunicazione della loro presa in carico, all’esito della valutazione che ne certifichi il grave e comprovato disagio e che potranno, pertanto, continuare a fruire del Reddito di Cittadinanza oltre le sette mensilità, fino a dicembre 2023.

L’INPS, con la circolare n. 77 del 29 agosto 2023, ha fornito le prime istruzioni sul funzionamento del nuovo Supporto per la formazione e il lavoro. Nella comunicazione, infatti, vengono specificati i requisiti di spettanza, le modalità di accesso e di fruizione del beneficio. 

Lo stesso Istituto ha condiviso online una video guida interattiva che sintetizza graficamente il percorso per richiedere il SFL in cinque semplici passaggi. 

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