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Recovery Fund: UE, crescita sostenibile al centro dei Piani di ripresa e resilienza

 

Ursula von der Leyen - European Union, 2020 - Source: EC - Audiovisual Service - Photographer: Etienne AnsotteCon la pubblicazione della sua strategia annuale per la crescita sostenibile (ASGS) 2021, la Commissione europea ha definito gli orientamenti per l'attuazione dello Strumento per la ripresa e la resilienza, il Recovery Fund cardine del pacchetto Next Generation EU con cui l'Unione punta ad uscire dalla crisi innescata dalla pandemia di Covid-19.  

Recovery fund: Commissione UE a lavoro sulle linee guida per i governi

Il Resilience and recovery facility (RRF), cioè lo Strumento per la ripresa e la resilienza, concederà agli Stati membri prestiti e sovvenzioni per un totale di 672,5 miliardi di euro, un importo senza precedenti che fornirà un sostegno finanziario anticipato nei primi anni della ripresa dalla crisi del Covid-19.

"Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è il fulcro di Next Generation EU. È il nostro strumento fondamentale per trasformare le sfide immediate poste dalla pandemia di coronavirus in un'opportunità a lungo termine. Gli Stati membri hanno bisogno di orientamenti chiari per garantire che le risorse siano investite sia per la ripresa economica immediata dell'Europa, sia per una crescita sostenibile e inclusiva a lungo termine", ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen.

RRF - photo credit: profilo Twitter di Ursula von der Leyen

Per accedere alle risorse del Recovery Fund, gli Stati membri devono presentare i loro progetti di Piani nazionali di ripresa e resilienza strutturati coerentemente con gli obiettivi del Green Deal e con le raccomandazioni specifiche per ogni Paese espresse nel processo del Semestre Europeo.

Processo che si avvia con pubblicazione dell'ASGS 2021, la strategia annuale per la crescita sostenibile che detta le priorità per lo sviluppo dei Paesi dell'Unione con riferimento a quattro dimensioni: sostenibilità ambientale, produttività, equità e stabilità macroeconomica.

Queste macro-aree, individuate già dall'ASGS dello scorso anno, restano al centro del Semestre europeo e garantiscono che la nuova agenda per la crescita contribuisca a gettare le basi per una ripresa verde, digitale e sostenibile.

La guida strategica per i Recovery Plan

In considerazione della loro rilevanza in tutti gli Stati membri, Bruxelles incoraggia vivamente i 27 Paesi UE a includere nei loro Recovery Plan una serie di progetti faro volti a perseguire alcuni obiettivi principali:

  • Utilizzare più energia pulita (Power up): utilizzare prontamente tecnologie pulite adeguate alle esigenze future e accelerare lo sviluppo e l'uso delle energie rinnovabili;
  • Rinnovare (Renovate): migliorare l'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati;
  • Ricaricare e rifornire (Recharge and Refuel): promuovere tecnologie pulite adeguate alle esigenze future per accelerare l'uso di sistemi di trasporto sostenibili, accessibili e intelligenti, stazioni di ricarica e rifornimento e l'estensione dei trasporti pubblici;
  • Collegare (Connect): estendere rapidamente i servizi veloci a banda larga a tutte le regioni e a tutte le famiglie, comprese le reti in fibra ottica e 5G;
  • Modernizzare (Modernise): digitalizzare la pubblica amministrazione e i servizi pubblici, compresi i sistemi giudiziari e sanitari;
  • Espandere (Scale-up): aumentare le capacità di cloud industriale europeo di dati e lo sviluppo dei processori più potenti, all'avanguardia e sostenibili;
  • Riqualificare e migliorare le competenze (reskill and upskill): adattare i sistemi d'istruzione per promuovere le competenze digitali e la formazione scolastica e professionale per tutte le età.

L'attuazione del dispositivo sarà coordinata dalla task force della Commissione per la ripresa e la resilienza, in stretta collaborazione con la direzione generale degli Affari economici e finanziari (DG ECFIN). Inoltre, un comitato direttivo presieduto dalla presidente Ursula von der Leyen fornirà un orientamento politico alla task force per contribuire a garantire che lo strumento sia attuato in modo coerente ed efficace.

"Gli orientamenti che forniamo oggi mirano ad aiutare gli Stati membri ad elaborare Piani nazionali di elevata qualità in linea con gli obiettivi da noi concordati. Non solo affinché i finanziamenti possano iniziare ad affluire il più rapidamente possibile per sostenere la ripresa, ma anche perché possano essere il motore di un cambiamento realmente trasformativo", ha affermato Paolo Gentiloni, commissario UE per l'Economia.

Intanto la Commissione, ha sottolineato il vicepresidente esecutivo per un'economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare quanto prima la proposta legislativa in modo che il Recovery fund diventi operativo a partire dal 1º gennaio 2021. 

Inoltre, nonostante il termine per la presentazione dei Recovery Plan sia fissato per aprile 2021, gli Stati membri sono incoraggiati a presentare i loro progetti preliminari di Piani a partire dal metà ottobre 2020. Per farlo, raccomanda Bruxelles, i Paesi membri dovrebbero impegnarsi quanto prima in un ampio dialogo politico che coinvolga tutte le parti interessate al fine di preparare i loro Piani nazionali di ripresa, interagendo anche con la task force per la ripresa e la DG ECFIN.

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