logo-gruppo-bancario-iccrealogo BCC-credito-cooperativo

Gaia-X: 28 imprese italiane aderiscono al cloud europeo

 

Gaia-X cloud europeoSono 28 le imprese italiane che hanno confermato la loro adesione a Gaia-X, il progetto promosso da Germania e Francia per la creazione di un cloud europeo condiviso. L'elenco è stato annunciato durante il Gaia-X Summit del 18-19 novembre.

Recovery fund, Industria 4.0 e 5G per colmare il digital gap in Italia

Il progetto Gaia-X sostiene la costituzione e lo sviluppo di un cloud federato UE, una piattaforma europea per definire criteri e standard comuni di gestione dei dati e dei servizi in cloud, in linea con il concetto di sovranità tecnologica europea.

Gaia-X: perché un cloud europeo?

Come ribadito a settembre dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, l'UE non può continuare a dipendere da altri paesi per la gestione dei dati. Occorre quindi sviluppare un cloud europeo, sulla base del progetto Gaia-X, accessibile a imprese, cittadini e amministrazioni pubbliche.

> Cloud, 5G e intelligenza artificiale per il futuro digitale dell'Europa post Covid-19

Lanciato nel 2018, Gaia-X è un progetto franco-tedesco che promuove la creazione di un'infrastruttura europea dei dati, puntando su sicurezza, innovazione, open source e trasparenza. L'obiettivo è creare una piattaforma che sia in grado di aggregare dati sulla base di standard condivisi, mettendo sempre al centro gli utenti, la chiave di volta per un'economia digitale di successo.

L'adesione al progetto è aperta a tutti gli stakeholder, imprese, PMI e startup.

> Consulta il sito di Gaia-X

28 imprese italiane aderiscono a Gaia-X

In occasione del Gaia-X Summit del 18-19 novembre, sono state annunciate le imprese e le associazioni italiane che finora hanno deciso di aderire al progetto Gaia-X:

  • Almaviva S.p.A.
  • Aruba S.p.A
  • ASSOSOFTWARE
  • Bit4id Srl
  • Cefriel s.cons.r.l.
  • Confindustria Digitale
  • Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
  • Cy4Gate
  • Dedagroup SpA
  • Enel Global Services S.r.l.
  • Engineering Ingegneria Informatica
  • Eustema S.p.A.
  • FASTNET S.p.A.
  • Intesa Sanpaolo
  • IRIDEOS S.p.A.
  • Leonardo S.p.A.
  • LinUp Srl
  • Netalia S.r.l.
  • Poste Italiane
  • REAL COMM srl
  • Reply S.p.A.
  • Retelit S.p.a.
  • Siav S.p.A.
  • Sogei S.p.A.
  • TIM S.p.A.
  • TOP-IX
  • Var Group S.p.A.
  • Westpole S.p.A.

"Dobbiamo continuare a sostenere questo progetto con Germania, Francia, gli altri Stati Membri e le istituzioni europee. L’UE dal punto di vista tecnologico deve rimanere aperta, ma autonoma. Deve essere il soggetto trainante dello sviluppo tecnologico globale", ha dichiarato la ministra per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, intervenendo al Gaia-X Summit.

Lo scorso 15 ottobre, l'Italia - insieme ad altri 24 Stati membri - ha adottato una dichiarazione congiunta per lavorare alla Federazione europea del cloud. Nel documento si fa presente che il gap di investimenti dell’Unione europea per il cloud – rispetto a USA e Cina - ammonta a 11 miliardi all’anno. Per compensare questo divario, l’UE potrebbe mettere insieme le risorse del programma Digital Europe, CEF 2, InvestEU, Recovery and Resilience Facility e gli investimenti privati, arrivando così ad investire 10 miliardi di euro.

A livello nazionale, nelle sue proposte per il Recovery plan italiano, la Pisano ha incluso - tra i vari progetti - anche lo sviluppo di una rete di data center, da realizzare in linea con il progetto europeo Gaia-X.

Nel Recovery plan dell'Italia meno di 50 miliardi per il digitale

Per continuare a leggere gli articoli inserisci la tua...
o

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.