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Connected Car, un mercato che vale quasi 2 miliardi

 

Connected Car - Photo by Mihis Alex from PexelsMentre il mercato dell’automotive vive un periodo difficile, in Italia cresce il settore delle auto connesse. Nel 2021 il mercato della Connected Car ha raggiunto un valore di 1,92 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto al 2020.

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A trainare il mercato sono soprattutto le soluzioni per l’auto connessa, che valgono 1,28 miliardi di euro, e i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) integrati nei nuovi modelli, come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia. 

A dirlo è la ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano.

Cresce l’offerta di servizi smart e di pari passo cresce la domanda. 

Oltre la metà (52%) dei consumatori italiani in possesso di auto smart dispone anche di servizi associati alla connettività, soprattutto assistenza stradale in caso di guasto del veicolo (17%), invio di soccorsi in caso di sinistro (15%), manutenzione predittiva per prevenire i guasti (14%) e possibilità di attivare un call center dedicato in caso di bisogno (13%). E tra coloro che hanno intenzione di acquistare un’auto connessa in futuro, ben il 75% è disposto a pagare un prezzo aggiuntivo per funzioni smart. 

“Sono in atto profondi cambiamenti nel settore dell’auto e della mobilità”, afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility. “Sul mercato arrivano nuove strategie e modelli di business basati sulla servitizzazione, che coinvolgono sia il veicolo che l’infrastruttura che lo circonda. Aziende, Pubbliche Amministrazioni e consumatori sono sempre più interessati alla gestione da remoto di auto e veicoli smart, attivandone servizi e funzionalità avanzate. E in un contesto caratterizzato da fattori critici come la crisi dei chip, le difficoltà di approvvigionamento di componenti e il rincaro delle materie prime e dell’energia, l’evoluzione tecnologica ha un ruolo chiave per consentire alle aziende di continuare ad essere competitive e abilitare nuove opportunità di crescita in futuro. Tra le tecnologie disponibili, la connettività è certamente una delle più promettenti”.

“La disponibilità di dati e la maturazione dell’offerta di servizi apre nuove prospettive per la connected car”, afferma Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility. “In futuro l’auto connessa permetterà al guidatore di attivare, dietro pagamento di un importo, alcuni optional anche in momenti successivi all’acquisto, o per periodi limitati di tempo relativi, ad esempio, a sistemi avanzati di assistenza alla guida o a sedili riscaldanti attivabili solo nel momento del bisogno. Una rivoluzione che apre nuove possibilità di business. Si pensi, ad esempio, a una compagnia assicurativa in grado non solo di far variare il premio sulla base dello stile di guida, ma anche della fonte di alimentazione utilizzata o del numero e della tipologia di sistemi ADAS già presenti a bordo veicolo”.

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